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2 giugno, il discorso del Prefetto: “commosso pensiero alle vittime del virus”. Identità e unità nazionale per superare crisi

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2 giugno, il discorso del Prefetto: “commosso pensiero alle vittime del virus”. Identità e unità nazionale per superare crisi

Ecco il discorso che il Prefetto, Anna Palombi, pronuncerà domani in occasione della Festa della Repubblica.

Oggi, 2 giugno 2020, ricorre il 74° anniversario della proclamazione della Repubblica Italiana.

A quei tempi l’Italia, distrutta da una guerra sanguinosa sia materiale che morale, è stata in grado di ricostruire una nuova realtà basata sul lavoro, sulla democrazia, sulla libertà e l’uguaglianza.

Molti hanno equiparato la grave situazione che ancora stiamo vivendo a quella guerra, ma con un particolare insidioso, il Coronavirus, che ci ha costretti a rifugiarci nelle nostre abitazioni, impedendoci di lavorare, di divertirci, di vivere, ci ha privato della nostra libertà.

Gli effetti sono stati dirompenti e drammatici: moltissime persone hanno sofferto perché colpite dal virus le quali non sono più tra di noi. Proprio come allora.

Ecco perché oggi non possiamo festeggiare la Festa della Repubblica, come abbiamo invece festeggiato lo scorso anno a Campo di Marte con la grande parata delle rappresentanze di tutte le componenti della collettività aretina, tra cui molti ragazzi e ragazze che hanno sfilato con una lunghissima bandiera tricolore.

Quella bandiera che abbiamo visto sventolare dai balconi, dalle finestre delle nostre case durante questi lunghi mesi di restrizioni.

Ci siamo stretti intorno alla nostra bandiera con grande coraggio, con un radicato senso di identità e di unità nazionale con un grande slancio solidaristico che ha permesso di superare la fase più acuta della crisi e di affrontare con rinnovata energia la sfida della ripartenza.

Sono passati solo pochi giorni da quando sono riprese le attività lavorative e abbiamo ricominciato ad uscire dalle abitazioni.

La pandemia del virus ha gravemente colpito anche il nostro sistema economico e il mondo della scuola anche se quest’ultimo ha continuato a svolgere un ruolo determinante nella formazione dei giovani grazie al grande impegno profuso dagli insegnanti che hanno saputo trovare metodi di insegnamento nuovi e diversi.

Ripresa, rilancio, sviluppo sono gli obiettivi verso cui devono tendere le imprese, che necessitano di adeguate misure di sostegno, per uscire dalla crisi in cui versa l’economia ed il mondo del lavoro.

Gli imprenditori, i professionisti, i lavoratori autonomi come quelli dipendenti, unitamente alle rispettive associazioni di categoria ed organizzazioni sindacali, sono chiamati ad un impegno collettivo per superare la contingente fase di incertezza, mettendo a fattor comune ogni risorsa intellettuale e materiale.

Desidero rivolgere, dunque, un deferente pensiero di commossa partecipazione alle famiglie delle tante vittime che, nel territorio provinciale, abbiamo dovuto registrare; al contempo, va espresso un riconoscente apprezzamento a tutti coloro che, in tale situazione emergenziale, hanno profuso, nel proprio campo di azione, un encomiabile contributo: i medici, gli infermieri, gli addetti ai servizi ausiliari che con sacrificio hanno operato presso le strutture ospedaliere ove sono state curate le persone contagiate, le Forze di Polizia dello Stato e degli Enti Locali che hanno assicurato il rispetto delle regole imposte per il contenimento dei contagi, gli appartenenti al Corpo dei Vigili Del Fuoco insostituibili garanti della sicurezza collettiva, i volontari della Protezione Civile per il prezioso aiuto fornito agli anziani ed ai più deboli, gli operatori della grande distribuzione alimentare e delle aziende per aver garantito il funzionamento delle filiere produttive e dei servizi essenziali.

Abbiamo oggi bisogno di riprendere la nostra vita, le nostre abitudini, ma con le dovute attenzioni, dobbiamo tutti osservare le distanze sociali, indossare le mascherine al fine di sconfiggere definitivamente il virus per poter poi ritornare liberi come prima.

Da ultimo, desidero rivolgermi ai Sindaci dei Comuni, primi immediati interlocutori dei bisogni delle collettività, ai quali rinnovo la disponibilità del mio Ufficio al più ampio confronto e dialogo istituzionale affinché le diverse istanze dei cittadini possano trovare adeguate risposte.

        Buona Festa della Repubblica.