Prende forma la sanità 2.0 della città di Arezzo con una serie di novità e di implementazione dei servizi. Una delle azioni più significative è l’accordo tra il Comune di Arezzo e la Asl Toscana sud-est che trasforma i locali da sempre inutilizzati del parcheggio Baldaccio in un vero e proprio polo di servizi socio-sanitari dedicati agli aretini. I 600 metri quadri infatti saranno divisi in due blocchi: il primo ospiterà il centro prelievi, liberando quindi gli spazi che oggi occupa presso l’ospedale San Donato e potenziandone la ricettività; l’altro blocco ospiterà ambulatori di medicina generale e ambulatori di pediatri di libera scelta dando avvio finalmente alla seconda Casa della Salute di cui Arezzo aveva assolutamente diritto e necessità. La seconda Casa della Salute così pensata diventa anche un polo sperimentale per la presenza della pediatria, sempre più centrale nella risposta sanitaria e non solo.
Questo accordo rappresenta anche il risultato dei lavori e degli obiettivi delle due edizioni degli Stati Generali della Sanità che la giunta Ghinelli, con il contributo della Asl, ha lanciato per la prima volta nel 2018 e con una seconda edizione nel 2019. Entrambi i momenti aperti alla città avevano messo in luce, accanto ad alcune valutazioni di politica sanitaria in generale, alcune esigenze prioritarie per Arezzo che Comune e Asl di comune accordo hanno iniziato concretamente a calendarizzare registrando con l’arrivo del dott. D’Urso una forte e decisiva accelerazione. Il volto della sanità aretina quindi cambia e cambierà ancora nei prossimi mesi poiché l’operazione Baldaccio si inserisce all’interno di una serie di interventi consistenti che riguardano moltissimi ambiti della sanità aretina e che toccheranno il dipartimento prevenzione, le cure intermedie con un consistente aumento di posti letto tali da raggiungere le 40 unità, l’hospice anch’esso potenziato con il raggiungimento di 12 posti letto a fronte degli attuali 6, passando poi per l’oncologia, l’ortopedia, la chirurgia, l’oculistica, malattie infettive ed ematologia, anch’esse con un potenziamento consistente, insieme a nefrologia, terapia intensiva e una serie di interventi strutturali. La risposta sanitaria inoltre vedrà il coinvolgimento della sanità privata facendo tuttavia dell’ospedale San Donato il punto cardine di tutta l’offerta, riportando il presidio ospedaliero aretino ad una centralità e preminenza all’interno della Azienda sud-est.
Il patto a tre, stretto in occasione della seconda edizione degli Stati Generali, trova oggi compimento grazie al lavoro di molte persone che hanno reso possibile, nonostante l’emergenza sanitaria nazionale abbia stravolto i programmi e i progetti di tutti, chiudere l’accordo nei tempi che erano stati previsti prima del Covid. Tra le persone sicuramente protagoniste della nuova vita del Baldaccio è necessario ricordare: per l’Amministrazione comunale il presidente di Atam Bernardo Mennini, tra i primi ad intravedere nel Baldaccio un luogo strategico per la città e, in questa scelta, la soluzione per i problemi mai risolti fino ad oggi di un parcheggio deserto, il segretario generale Franco Caridi insieme all’ingegner Serena Chieli; per la Asl, oltre al direttore generale Antonio D’Urso, il direttore amministrativo Francesco Ghelardi, la dott.ssa Antonella Secco e non da ultimo il dott. Evaristo Giglio che ha lavorato da tempo per raccogliere le disponibilità dei professionisti per la seconda Casa della Salute. Preme anche ricordare l’attenzione per questo progetto del dott. Giovanni Poggini, pediatra, che ha giocato un ruolo molto importante perchè anche la pediatria fosse parte di questo nuovo schema.
“Questo accordo segna l’inizio di una nuova epoca, nella quale Arezzo giocherà un ruolo sempre più da protagonista, riallineandosi finalemente verso i propri diritti di tipo sanitario”, commentano il Sindaco Alessandro Ghinelli e l’Assessore Lucia Tanti. “Si chiude così, speriamo definitivamente, una fase di totale disattenzione e se ne apre una di rafforzamento condiviso con l’Azienda. Si tratta, per noi, del compimento di una prima parte di impegno che qualifica questa giunta come una giunta che ha fatto, fa e farà del tema saniatario uno dei temi prioritari sui quali maggiormente spendersi”.
“L’accordo”, commenta il Direttore generale dell’Asl Toscaba sud est, Antonio D’Urso, “conferma la nostra volontà di rafforzare il sistema sanitario pubblico in armonia con l’Amministrazione comunale e la città. Non puntiamo solo alla qualificazione del San Donato ma anche all’utilizzazione di spazi pubblici, quale appunto il Baldaccio, per rispondere al meglio alle esigenze dei cittadini sul territorio e per contribuire alla riqualificazione di spazi pubblici. L’obiettivo che vogliamo condividere è quello di rendere la sanità e le sue strutture sempre più parti integranti e qualificanti della città”.