La Croce Rossa sempre in prima linea, anche per far fronte all’emergenza Coronavirus. Allestite, infatti, ambulanze dedicate a pazienti Covid. Abbiamo documentato, attraverso immagini, come sono allestitti questi mezzi. In particolar modo, ci hanno spiegato, che si tratta di ambulanze che hanno spazi dedicati all’isolamento e al successivo smaltimento, per evitare contaminazione, dei rifiuti o dei materiali utilizzati.
Forte l”impegno della Croce Rossa. Guanti e mascherine ogni giorno i volontari, partendo dalla sede al Giotto, si mettono a disposizione degli aretini. Per servizi di emergenza con le ambulanze a supporto del 118, ma anche con servizi di consegna della spesa o dei farmaci a domicilio alle persone più fragili. Oltre a questo mantendo l’attività ordinaria, seppure ci si trovi in un periodo di straordinarietà, dovuto all’emergenza sanitaria.
“Per le sedute ci sono rivestimenti monouso – spiega Luca Gradassi, presidente CRI Arezzo – per cercare di minimizzare le vie di propagazione del contagio. Ha uno zonizzatore sempre fisso per procedere tra uno spostamento e l’altro all’igienizzazione dell’ambulanza. Gli operatori si devono muovere in base alla formazione ricevuta all’inizio dell’emergenza, ad esempio sull’utilizzo di tute e camici idrorepellenti. Il paziente viene trattato con l’uso dei guanti alle mani per evitare più possibile i contatti e di mascherina chirugica, che essendo un paziente positivo o possibile positivo, ci consente di evitare la propagazione del portatore del virus”.
Come ha spiegato anche un soccorritore volontario: “andare da un paziente Covid, o probabile positivo, ti crea un’attenzione molto più elevata rispetto a quelli che potevano essere i servizi svolti fino ad oggi. Abbiamo fatto dei corsi, appena iniziata l’emergenza. Sicuramente la persona più esposta è il soccorritore all’interno dell’ambulanza, seppure rimanga a distanza dal paziente, mentre l’autista rimane isolato nel vano guida. Forniamo servizio di trasporto ai vari reparti del San Donato o altrimenti da un ospedale delle vallate sempre al nosocomio di Arezzo. Abbiamo le informazioni dalla centrale 118 che ci attiva per l’intervento. I pazienti sentono la solitudine, i parenti non li possono seguire, noi facciamo di tutto per supportarli psicologicamente”.