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Capolona, fase 2: agevolazioni fiscali e concessioni 

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Capolona, fase 2: agevolazioni fiscali e concessioni 
L’amministrazione comunale di Capolona per poter far fronte all’emergenza Covid-19, che oltre al serio problema sanitario sta causando anche gravi danni all’economia del territorio in modo particolare alle imprese e alle famiglie, in attesa di ricevere risorse e/o contributi mirati da parte del ministero, ha adottato alcune agevolazioni fiscali approvate durante l’ultimo Consiglio comunale di giovedì 14 maggio scorso.

Tra le principali agevolazioni, in accordo con gli uffici finanziari, è stato deciso di prorogare ulteriormente il primo acconto della Tari al 30 giugno, oltre due mesi in più rispetto alla scadenza ordinaria. Questo è un primo passo nell’attesa di ricevere segnali da Ato Toscana e dalla Regione, su possibili riduzioni delle tariffe da applicare alle utenze non domestiche che hanno risentito in modo particolare la chiusura delle attività a causa del lockdown. In merito a questo il comune di Capolona, come altri comuni della provincia, aveva espressamente richiesto che venisse rivista la tariffazione della Tari in questo delicato momento di chiusura, considerando la riduzione dei conferimenti dei rifiuti e un utilizzo minore degli impianti.

Altra agevolazione deliberata, quella del posticipo dell’imposta sulla pubblicità al 31 luglio. A questo si aggiunge la scelta di posticipare la scadenza Tosap alla fine dello stesso mese, prorogata dal governo centrale al 31 ottobre.

E’ stato inoltre concesso alle attività commerciali ed artigianali l’occupazione a titolo gratuito di ulteriori spazi di aree pubbliche oltre già a quelle occupate. Queste misure dovrebbero permettere un aiuto al rilancio delle attività che guadagnerebbero spazi ad oggi ristretti a causa delle norme di sicurezza. Infine è stata concessa la possibilità di allungare gli orari di apertura.

L’impegno dell’amministrazione di Capolona è di valutare bene i benefici che arriveranno dallo Stato, questo per poter dare un concreto aiuto a chi è stato messo in ginocchio da questa terribile pandemia.