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Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno chiude gli sportelli al pubblico

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Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno chiude gli sportelli al pubblico

Per chiedere informazioni, chiarimenti e modifiche sugli avvisi bonari per il pagamento del contributo di bonifica 2019, attualmente in fase di consegna, basta una telefonata, una mail o una pec.
A seguito dell’emanazione del DPCM 09.03.2020, per contribuire al contenimento della diffusione del COVID-19, il Consorzio 2 Alto Valdarno, di concerto con ANBI e ANBI Toscana, ha deciso di chiudere temporaneamente gli sportelli a disposizione del pubblico.
Nessun disagio per gli utenti. L’ente infatti ha potenziato i servizi telematici: le pratiche, anche on line, saranno evase in modo rapido ed efficace.

Per informazioni sugli avvisi 2019 basta:
• telefonare al numero 0575 55 11 80 a disposizione dal lunedi al venerdi in orario 10-18
• scrivere una mail all’indirizzo [email protected]
• inviare una pec all’indirizzo [email protected]
Per segnalazioni e richieste di intervento occorre inviare una mail a [email protected], indirizzo specifico da poco introdotto proprio per facilitare il rapporto cittadino-Consorzio.
Continua, nel rispetto delle regole fissate dal DPCM, invece l’attività ordinaria dell’ente per la progettazione e l’esecuzione degli interventi di manutenzione sul reticolo di gestione e per il mantenimento in efficienza della rete irrigua.

“Si tratta di provvedimenti che non avremmo mai voluto assumere – commenta la Presidente del CB2 Serena Stefani – e ci scusiamo fin da ora per gli eventuali disagi. Purtroppo viviamo in una situazione di grave emergenza e, pertanto, siamo pronti a rispettare tutte le misure ritenute indispensabili per limitare al massimo gli spostamenti e il contatto tra le persone con l’obiettivo di riuscire a sconfiggere tutti insieme il pericolo che ci minaccia. Con questa soluzione intendiamo dare il nostro contributo per salvaguardare la salute dei cittadini e dei nostri dipendenti, assicurando comunque la piena operatività dei servizi pubblici essenziali che la legge ci ha affidato”.