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Crisi dei distretti orafo/argentieri, la lettera rivolta ai Ministri

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Crisi dei distretti orafo/argentieri, la lettera rivolta ai Ministri

Egregi Ministri,
il settore orafo-argentiero, i cui rappresentati abbiamo incontrato in una serie di occasioni nelle scorse settimane, costituisce , con oltre 8500 aziende e 32000 addetti, uno dei comparti manifatturieri d’eccellenza del Made in ltaly; i principali distretti produttivi nazionali sono localizzati nelle province di Arezzo, Vicenza e Alessandria: in questi poli sono concentrati quasi un terzo delle imprese nazionali e la metà degli addetti; le esportazioni complessive si attestano a oltre 7 miliardi di euro di contro valore, con una incidenza sul totale dell’export nazionale pari all’1,5 per cento; in particolare il distretto produttivo orafo di Arezzo è il più importante del settore a livello nazionale per imprese, addetti ed export (1.202 aziende, 7.964 addetti e 4 miliardi di export); quello orafo-argentiero rappresenta quindi un comparto trainante per l’economia aretina e toscana ed un volano prezioso per promuovere le opportunità offerte dall’economia circolare.

Il settore orafo-argentiero è stato fortemente colpito dalla crisi innescata dal Covid 19, che ha inficiato l’organizzazione produttiva e la struttura finanziaria delle aziende e ha prodotto effetti dirompenti sull’offerta, sulla fiducia tra gli operatori economici e sulla domanda;
le stime di Federorafi – Centro Italiano della Moda sugli effetti della pandemia sul comparto
orafo aretino indicano un dimezzamento del fatturato nel primo trimestre 2020, nonostante le buone performance registrate fino a metà febbraio;
Andamenti maggiormente negativi sono attesi con la prossima fase della crisi post pandemia, a causa soprattutto della mancanza di ordini esteri e delle prospettive sfavorevoli di breve e medio termine anche in relazione a possibili nuovi ondate di contagi. Si aggiungono a tali criticità le problematiche legate alle oscillazioni del prezzo dell’oro, che creano incertezza nei grandi acquirenti, inducendoli a rinviare gli acquisti , in attesa di valutazioni più convenienti.

Alla data del 7 giugno scorso sono 8.113 le domande di cassa integrazione in deroga per
Covid-19 presentate nella provincia di Arezzo. I rappresentanti del settore da noi incontrati
hanno espresso la necessità di garantire alle imprese del settore la liquidità indispensabile per  sostenere la continuità produttiva ed occupazionale, anche attraverso provvedimenti ad hoc che prevedano la notevole incidenza del costo della materia prima nei fatturati delle imprese.
Segnaliamo anche che il 5 settembre 2018 il nostro paese è stato ammesso alla Convenzione sul Controllo e la Marchiatura degli Oggetti in Metalli Preziosi (“Convenzione di Vienna”): un trattato che ha lo scopo di “facilitare il commercio internazionale degli oggetti in metalli preziosi, garantendo, nel contempo, un’adeguata tutela del consumatore”. Ad oggi le nazioni che hanno aderito a tale trattato sono: Austria, Cipro, Croazia, Danimarca, Finlandia, I Irlanda, Israele, Lettonia, Lituania, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Svezia, Svizzera e Ungheria;
La Convenzione però ad oggi non è stata ancora ratificata dall’Italia. Questi ritardi non
consentono quindi alle nostre aziende di utilizzare le agevolazioni previste: come ad esempio la libera circolazione di gioielli marchiati secondo le procedure della Convenzione stessa all’interno dei paesi aderenti.

Per discutere di questi problemi relativi al settore, della necessità di risposte, alcune immediate, altre più di prospettiva, chiediamo al Governo di volere attivare con urgenza un tavolo nazionale di confronto per individuare le misure necessarie per rilanciare e tutelare l’attività di un settore strategico per numerosi territori e vanto del Made in Italy nel mondo. Chiediamo inoltre di valutare la previsione di misure ad hoc per il settore eventualmente anche con riguardo alla introduzione di norme emendative nell’ambito del c.d. DL “RILANCIO”.
Siamo disponibili ad un incontro quando i Ministri lo riterranno opportuno.
Certi della vostra attenzione, salutiamo cordialmente.

On Susanna Cenni
On Felice Maurizio D’Ettore
On Luca Migliorino
On Stefano Mugnai
Sen Tiziana Nisini
On Piercarlo Padoan
On Maria Elena Boschi
On Cosimo Maria Ferri
On Chiara Gagnarli
Sen Tommaso Nannicini
Sen Riccardo Nencini
On Manfredi Potenti
On Alessia Rotta
On Elisabetta Ripani