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Demos: “se ci sarà l’ipotesi slittamento Arezzo Capitale italiana della Cultura si lavori insieme”

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Demos: “se ci sarà l’ipotesi slittamento Arezzo Capitale italiana della Cultura si lavori insieme”

Nota di Giuseppe Giorgi, osservatorio Demos

“Nel 2015 pensammo Arezzo capitale della Toscana Orientale, nel segno di una identità progressiva, una proposta su cui chiamare tutta la società civile, le istituzioni, a riflettere sulla storia aretina, quella vocazione che dagli etruschi al governo granducale, le vie dei pellegrini romei, ci ha visto attratti verso una sorta di vocazione orientale, l’esempio della via Anconetana è lì a farci da testimonianza da non dimenticare.

Nel 2017 il Direttivo dell’Osservatorio DEMOS propose all’opinione pubblica aretina Arezzo Capitale italiana della Cultura 2022. Fu una proposta naturale che spuntò dalla riflessione sul peso culturale nella storia italiana dei Grandi di Arezzo. Ci fece da guida ideale Giorgio Vasari, primo storico dell’Arte.

A questo proposito, ci piace ricordare uno dei fondatori di DEMOS, Alfredo Rossi, che fu fautore testardo del restauro e della riapertura del Teatro Vasariano al Praticino.

E’ di qualche ora fa l’ipotesi dello slittamento al 2021 di Parma, già scelta per il 2020, come Capitale  italiana della Cultura per l’attuale contingenza sanitaria.

E’ nelle situazioni difficili che si vede la capacità di guida di una comunità.

DEMOS si rivolge prima di tutto alla comunità culturale aretina, alla società civile di Arezzo: uniamo i nostri sforzi perché l’idea nata dall’Osservatorio della Rosa Bianca sia patrimonio comune anche per il 2022, il 2023, se ci sarà lo slittamento nazionale. Più tempo ci permetterebbe di contribuire con scienza ai dossier di presentazione, al decoro di una città a cui dare il segno di uno sviluppo per la Città d’Arte, più tempo per quella grande alleanza geo- politica che è alla base, da sempre, del successo di una candidatura a Capitale italiana della Cultura.

Arezzo Capitale è una proposta che non può essere  né divisiva, né strumentale.

Nella memoria dei Grandi, affidiamo alla Magia Arezzo di tutti i nostri artisti e testimoni d’eccellenza contemporanei la candidatura di Arezzo Capitale italiana della Cultura”.