Bimba di quattro anni, li avrebbe compiuti a novembre, (inizialmente era stato comunicato dai sanitari che aveva 6 anni) uccisa in Valdarno. Il dramma si è consumato a Levane, dentro ad un’abitazione. E’ stato il padre, un uomo originario del Bangladesh, ad aggredire la piccola. L’uomo si è poi gettato in un pozzo vicino alla casa. Non è morto, nonostante le operazioni di recupero siano state complesse.
Coinvolto anche il fratellino della bimba che è stato portato all’ospedale della Gruccia in codice2, come il babbo.

Il padre è un operaio che lavora in una ditta di pulizie di metalli. Al momento dell’aggressione in casa c’erano solo l’uomo, la bambina e il fratellino. La madre era uscita a fare la spesa. Il fratellino, di 12 anni, seppur coinvolto nell’aggressione, è riuscito a scappare e si è rifugiato in casa dei vicini. E’ rimasto ferito ad un orecchio.

Il padre, quindi, ha poi tentato il suicido gettandosi in un pozzo. Ha riportato lesioni, ma non gravi. La moglie una volta appreso dell’accaduto, rientrando a casa, nonostante il forte choc, ha raggiunto l’ospedale della Gruccia dove sono ricoverati sia il marito, piantonato e in stato quasi di semi incoscienza non indotto ma probabilmente riconducibile allo choc, che il figlio, per assistere quest’ultimo. Le indagini sono coordinate dal Pm, Laura Taddei. Per l’uomo in serata è scattato l’arresto.

L’uomo per l’aggressione avrebbe usato un utensile da cucina orientale, simile a una roncola, che è stato ritrovato in fondo al pozzo.

Moglie e figlio saranno sentiti probabilmente domani dagli investigatori.