“Basta incertezze, la data dell’election day sia fissata il prima possibile
Procrastinare questo stallo dimostra una palese incapacità di assumere le proprie responsabilità”.
“Rinnovo al governo l’appello affinché venga ufficializzata nel più breve tempo possibile la data delle elezioni amministrative. Procrastinare ulteriormente questa situazione di incertezza è indice di una manifesta incapacità del governo di assumere le responsabilità che sono istituzionalmente proprie”.
Il sindaco Alessandro Ghinelli, a cinque anni dalla sua investitura a primo cittadino, ribadisce con forza la necessità di fissare la data per il rinnovo dei consigli comunali, compreso quello di Arezzo.
“A oggi non vi è alcuna certezza che l’election day di cui si parla da tempo si svolgerà il 20 settembre, accorpando il referendum sul taglio dei parlamentari alla tornata elettorale per regioni e comuni. Il diritto dei cittadini a scegliersi le assemblee locali è evidentemente e colpevolmente trascurato, nonostante manchino poche settimane alla fine di una legislatura che è già stata prorogata inusualmente a causa dell’emergenza covid. Trovo assurdo e inconcepibile uno stallo così prolungato soltanto perché il governo non riesce a prendere una decisione.
Non mi stupisce che i comuni siano lasciati in balìa degli eventi e senza il necessario sostegno di Roma: purtroppo è già accaduto in passato, compreso il periodo in cui abbiamo dovuto fronteggiare le difficoltà economiche legate all’epidemia da coronavirus e alla faticosa ripresa dopo il lockdown.
Stavolta però è paradossale l’indolenza del governo, considerando anche che lo svolgimento delle elezioni rischia di sovrapporsi alla riapertura delle scuole e complicare ulteriormente il rientro in classe degli studenti, che si preannuncia problematico per la ridefinizione degli spazi utilizzabili all’interno degli istituti e per le regole di distanziamento interpersonale che dovranno essere seguite. E’ altresì inverosimile pensare di far svolgere le elezioni in ambienti diversi da quelli scolastici, a causa degli ostacoli logistici e dell’incremento dei costi.
Ma in ogni caso, il governo ha il dovere di decidere. Ogni ulteriore ritardo certificherebbe una clamorosa mancanza di senso di responsabilità nonché una ingiustificabile inerzia”.