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Emilia-Romagna, Bonaccini: “Grande soddisfazione”

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Emilia-Romagna, Bonaccini: “Grande soddisfazione”

Stefano Bonaccini riconquista l’Emilia-Romagna. Quando sono state scrutinate 4.432 sezioni su 4.520, il presidente uscente è al 51,40 contro il 43,67% della candidata del centrodestra, Lucia Borgonzoni.

Il presidente dem dell’Emilia-Romagna, in viale Aldo Moro, a Bologna, è arrivato in piena notte, con i seggi ancora impegnati nello scrutinio delle schede, sottolineando la sua “soddisfazione per un risultato straordinario: partivamo con 7-8 punti sotto alle Europee, vuol dire che abbiamo fatto una cavalcata in pochi mesi che ha fatto recuperare tantissimo”.

E nel riprendere possesso della sede della Regione, che negli ultimi 5 anni l’ha visto governatore, non risparmia una stoccata al Carroccio: “Spero sia di insegnamento alla Lega, che ha cercato di trasformarla in una battaglia Salvini contro Bonaccini che aveva anche poco senso. Sarebbe stata Bonaccini contro Borgonzoni, ma hanno voluto trasformarla in Salvini contro Bonaccini e ha vinto Bonaccini”. Anzi, precisa, “spero sia di insegnamento alla Lega, c’è qualche segretario della Lega in Emilia-Romagna che spero mi chieda anche scusa delle cose che ha detto in questi mesi”.

Per Bonaccini, qualche voto è arrivato anche da destra: “Da qualcuno a cui questa propaganda leghista non è piaciuta per niente”. Il voto disgiunto, poi, ha avuto un peso: “Sicuramente ha portato un beneficio, più che in passato. In particolare tanti esponenti dei 5 Stelle hanno invitato a usarlo. Sapendo che con la legge elettorale non avrebbero vinto, gran parte di loro ha pensato che non era indifferente se vincevo io o la mia avversaria”.

Questa vittoria del centrosinistra, sottolinea ancora il presidente rieletto, insegna come “si possa fare una coalizione senza necessariamente, nel centrosinistra, litigare; che la si possa allargare a tanto civismo che per la prima volta prende responsabilità per provare a governare; che bisogna avere l’ambizione di immaginare che c’è molta più gente di quella che pensiamo, e ce l’hanno detto anche le sardine, che non vuole una politica solo di rabbia, odio, incitamento, urla”.

“La Lega – spiega Bonaccini – mi pare abbia interpretato un cambiamento per pensare ad altro, più che all’Emilia-Romagna”. Un grande contributo, riconosce, va appunto alle sardine. E non solo per l’alta affluenza che si è registrata, pari al 67,68%: “Le sardine sono arrivate da poche settimane e sono state un fatto nettamente positivo, perché hanno dimostrato che non solo Salvini riempiva le piazze – spiega -. Hanno dimostrato di riempire le piazze e che c’era tanta più gente di quella che pensavamo che aveva voglia di partecipare. Il centrosinistra non li chiamava più, quindi era difficile ritrovarli da qualche parte”. Il passo successivo, quindi, per il governatore confermato, sarà formare una Giunta. E, assicura Bonaccini, “non sarà questione di mesi”. I primi punti in programma? “Un nuovo Patto per il Lavoro, accompagnato da un Patto per il Clima”.

ASSEMBLEA E.ROMAGNA – E comincia a delinearsi la composizione della nuova Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna. Secondo le prime elaborazioni di esperti statistici della Regione, attorno alle 5 del mattino, per cronacabianca.eu al Pd verrebbero assegnati da 22 a 24 seggi, di cui 5 a Bologna, 3 rispettivamente a Modena e Reggio Emilia, da 1 a 2 nelle restanti province. Alla Lega, primo partito del centrodestra, spetterebbero 14 seggi, 2 per ora rispettivamente a Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza e uno nelle rimanenti circoscrizioni provinciali.

Fra le liste di centrosinistra conquisterebbero 3 seggi la lista Bonaccini Presidente (uno rispettivamente a Bologna e Modena e il terzo o a Reggio Emilia o a Forlì-Cesena), 2 seggi andrebbero a Emilia-Romagna Coraggiosa (Bologna e Reggio) e un seggio spetterebbe a Europa Verde e a +Europa, entrambi nella circoscrizione di Bologna.

Nella coalizione di centrodestra, inoltre, verrebbero assegnati 3 seggi a Fdi, uno rispettivamente a Bologna e a Modena e il terzo o a Parma o a Piacenza, mentre un seggio, a Bologna, sarebbe appannaggio sia di Fi sia della lista Borgonzoni Presidente. Infine, il M5S potrebbe ottenere da uno a 2 seggi, di cui uno a Bologna e uno o a Modena o a Reggio. Non dovrebbero ottenere seggi Volt, Il popolo della Famiglia-Cambiamo e Giovani per l’Ambiente.