Home Arezzo FISASCAT CISL: l’impegno del Prefetto e situazioni al limite come al collegio Santa Caterina per i lavoratori di mense e pulizie

FISASCAT CISL: l’impegno del Prefetto e situazioni al limite come al collegio Santa Caterina per i lavoratori di mense e pulizie

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FISASCAT CISL: l’impegno del Prefetto e situazioni al limite come al collegio Santa Caterina per i lavoratori di mense e pulizie

Anche ad Arezzo, questa mattina, davanti alla Prefettura si è tenuto il flash mob, con la richiesta di essere ricevuti dal prefetto per illustrare le motivazioni dell’iniziativa, dei lavoratori delle mense e delle pulizie scolastiche e aziendali a seguito dell’emergenza COVID19.

Tra le problematiche esposte al prefetto quella che stanno vivendo 12 lavoratrici del servizio pulizie e guardaroba del collegio Santa Caterina di Arezzo, che fa capo all’INPS. L’azienda che ha vinto l’appalto e che è operativa dal 20 settembre 2019 ha fin da subito manifestato irregolarità. Non solo ha ridotto il numero delle ore, portandole da 36 a 30 ma, da subito, non ha corrisposto gli stipendi o, se lo ha fatto, con enormi ritardi. “Già in dicembre, ha raccontato una delle lavoratrici Rosanna Loddo delegata FISASCAT CISL, la situazione era insostenibile: sia per ottobre che per novembre non ci era stato corrisposto quanto dovuto nonostante che ci fossero stati numerosi solleciti sia da parte del sindacato che dagli stessi dirigenti del Santa Caterina.  La situazione è andata sempre peggiorando ed anche nei mesi di gennaio e febbraio non abbiamo percepito lo stipendio. Poi con l’emergenza COVID tutto si è fermato. Come lavoratori abbiamo chiesto che ci fosse dato il numero di protocollo per la richiesta di cassa integrazione visto che la data doveva essere il 9 marzo. Numero di protocollo che abbiamo avuto solo pochi giorni fa e che reca, invece, la data del 30 maggio. E non ci sono stati pagati né contributi e né assegni familiari e né siamo state dotate di tutti gli ausili necessari per svolgere in sicurezza il nostro lavoro. Da parte nostra abbiamo attivato tutto quello che era possibile denunciando anche all’Ispettorato del lavoro quanto stava accadendo.

La nostra situazione è al limite: ciò che chiediamo, prosegue la Loddo, è che negli appalti ci sia un maggiore controllo. Se avevamo una situazione precaria con un datore inadempiente la situazione ora è di maggiore disagio causa COVID. Il Prefetto ci ha ascoltato e speriamo che riesca a muovere questo stallo.

Per l’aspetto generale il Prefetto ha chiesto alle OO.SS. una mappa dettagliata del settore che riguardi sia l’aspetto pubblico sia privato nell’intera provincia. Ha inoltre puntualizzato il monitoraggio della situazione e l’impegno ad individuare strade concrete al fine di arrivare a soluzioni visto che è dal mese di marzo che questi lavoratori non percepiscono nessun tipo di sussidio.

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