Home Arezzo “Futuro incerto e buio per la scuola”, le prospettive e la preoccupazione dell’assessore Tanti

“Futuro incerto e buio per la scuola”, le prospettive e la preoccupazione dell’assessore Tanti

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“Futuro incerto e buio per la scuola”, le prospettive e la preoccupazione dell’assessore Tanti

“Dal Ministero della Istruzione poche idee e confuse che dovrebbero preoccupare molto di più delle mascherine perché il futuro della scuola italiana è incerto e vi è troppo silenzio inconsapevole” ha scritto l’assessore Lucia Tanti ieri, in tarda serata, in un post su Facebook facendo il punto della giornata.

“Dal 15 giugno, intanto, per centinai di bambini si apriranno i campi estivi grazie a molte associazioni, alla gratuità di tutti gli spazi e le cucine messe a disposizione dal Comune ed oltre 100mila euro per abbattere i costi per le famiglie e siamo una delle poche Città che sta aggiornando i propri educatori a nuovi modelli pedagogici in accordo con l’università di Siena perché siamo consapevoli che serve uno sforzo di pensiero perché la scuola non sia ridotta a solo computo di spazi e metri” ha aggiunto.

Ed ecco invece la nota dolente: “Molta preoccupazione, invece, viene se guardiamo il piano nazionale: oggi (ieri, ndr) abbiamo avuto conferma che l’organico per le scuole sarà potenziato molto poco e non avremo risposte certe sul contingente degli insegnanti fino al 31 luglio: una vera follia.

Si prospettano doppi turni, carenze di personale, indebolimento del tempo pieno, pluriclasse, molta didattica a distanza anche per le scuole medie. E questo per la poca attenzione da parte di un Ministro francamente poco incisivo che lascia soli scuole, famiglie e comuni”.

Ed ha concluso:  “mi auguro che le famiglie, anche quelle aretine, anziché ingaggiare guerre un po’ singolari contro l’uso delle mascherine (che sono un segno di rispetto per sé e per gli altri e oggetto di poca fatica e di molto buon senso) iniziassero a pretendere dal Governo una maggior attenzione per il futuro della scuola italiana, che è decisamente incerto e buio. E che, quello sì, è un diritto e non una arma di distrazione di massa nel terreno scivoloso che confonde le libertà vere da quelle presunte”.