Home Arezzo Il bambino resta a casa, ecco cosa fare. “Genitori condividete la quotidianità e annoiamoci anche un pò”

Il bambino resta a casa, ecco cosa fare. “Genitori condividete la quotidianità e annoiamoci anche un pò”

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Il bambino resta a casa, ecco cosa fare. “Genitori condividete la quotidianità e annoiamoci anche un pò”

Il bambino resta a casa: ecco cosa fare
Messaggio di Koinè alle famiglie dei bambini nei servizi per l’infanzia

Telefonate, chat, lettere e consigli: Koinè mantiene attivi i rapporti con tutte le famiglie che hanno un bambino, un anziano, un disabile nelle strutture che la cooperativa gestisce. E rinsalda la rete delle socie: adesso è attivo anche un servizio di consulenza psicologica per gli operatori della Rsa e garantito da due socie psicologhe e psicoterapeute, Sara Brogi e Serena Madrucci.

Ai genitori dei bambini dei servizi per l’infanzia, Koinè ha inviato una comunicazione. “Sappiamo bene che non possiamo realmente starvi vicino, che i nostri servizi si basano sulla quotidianità e sul contatto con ognuno di voi. Sappiamo bene che i vostri figli tutti i giorni fanno nuove scoperte e hanno nuovi bisogni però possiamo anche attraverso queste comunicazioni offrirvi dei suggerimenti, dei pensieri che possono essere di sostegno in questo momento difficile per le nostre comunità e famiglie”.
Koinè precisa che “i supporti tecnologici non devono sostituire la relazione con voi e la vostra presenza partecipe è tuttora fondamentale. È possibile immaginare che molti di voi li utilizzino per sentire amici e parenti… ecco questa può essere un’occasione per passare ai vostri figli che l’utilizzo delle nuove tecnologie deve essere a servizio dei nostri rapporti umani e non il contrario”.

Alcuni suggerimenti pratici: “proseguite nella buona pratica della lettura ad alta voce, avete modo di poter utilizzare i titoli che vi abbiamo consigliato, oppure utilizzando il sito di “Nati per leggere”. Dal progetto Leggere forte hanno inviato materiale utile, per alleggerire queste lunghe giornate! Il nostro consiglio è di condividere con i bambini anche quelle piccole esperienze di “vita pratica” che spesso nella routine quotidiana neghiamo perché presi dalla fretta. Lasciamoli far da soli, provare e riprovare. Se, invece, i bambini chiedono il nostro aiuto andiamogli incontro, assecondiamo la loro voglia di essere coccolati! Giochiamo con la pastarella, manipolazioni, costruzioni e.. sì..annoiamoci anche un po’”.

Raccontare o non raccontare ai piccoli cosa sta accadendo? “Dite ai bambini la verità, con parole semplici che possano capire, ma parlate insieme di questo momento, perché i bambini percepiscono tutto e hanno bisogno di sentirvi autentici, accoglienti e sinceri nelle difficoltà. Questo non solo li aiuta nell’immediato ma li renderà degli adulti più forti”.