Home Arezzo Il bilancio sociale della Fondazione Guido d’Arezzo. Ghinelli: “ne emerge una città viva, che si nutre di cultura”

Il bilancio sociale della Fondazione Guido d’Arezzo. Ghinelli: “ne emerge una città viva, che si nutre di cultura”

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Il bilancio sociale della Fondazione Guido d’Arezzo. Ghinelli: “ne emerge una città viva, che si nutre di cultura”


Nomi e numeri per fotografare un anno denso di lavoro e ricco di appuntamenti e produzioni culturali

La Fondazione Guido d’Arezzo ha presentato il bilancio sociale 2019. Un documento di sintesi che fotografa un anno denso di lavoro e ricco di appuntamenti e produzioni culturali e che nasce per raccontare l‘attività della Fondazione.


Tre le sezioni in cui è articolato il resoconto: in una prima parte si presenta l’assetto istituzionale dell’ente e il programma delle attività. Una seconda sezione racconta con pagine agili quali sono gli eventi realizzati e con quali risultati. In chiusura il documento presenta schede critiche che presentano i luoghi degli eventi, il pubblico, chi ha lavorato per la fondazione, chi ne ha parlato e chi ne ha collaborato oppure sostenuto i progetti realizzati.

“Quello che presentiamo– dichiara Alessandro Ghinelli, sindaco di Arezzo e presidente della Fondazione Guido d’Arezzo – è un efficace documento di sintesi che fotografa il lavoro svolto dalla Fondazione a poco più di un anno dalla sua nascita. Ne emerge una città viva, che si diverte e si nutre di cultura. Una città che merita di essere candidata a “Capitale Italiana della Cultura”. Tuttavia, la redazione di un simile documento non è un atto celebrativo. La volontà è piuttosto quella di offrire ai cittadini un resoconto all’insegna della trasparenza e della partecipazione”.

“Il bilancio sociale – commenta Roberto Barbetti, direttore della Fondazione Guido d’Arezzo –  è uno strumento necessario per raccontare chi siamo, quali sono i risultati ottenuti. Un resoconto che ci permette di dialogare con l’esterno attraverso fatti e cifre che vengono presentati con un linguaggio comprensibile alle collettività. La volontà è di essere trasparenti e aperti verso la città. Al contempo grazie al bilancio di sostenibilità ci dotiamo di uno strumento che ci permette di programmare i prossimi obiettivi da perseguire. Con questo documento non abbiamo la presunzione di dire che è andato tutto bene. L’idea è piuttosto quella di evidenziare e analizzare ciò che ancora manca per continuare a crescere e fare sempre meglio”.