Home Arezzo Il Giorno della Memoria al Teatro Petrarca, nel segno del ricordo. Medaglie d’onore alla memoria di Ugo Bensi e Giovanni Ferri

Il Giorno della Memoria al Teatro Petrarca, nel segno del ricordo. Medaglie d’onore alla memoria di Ugo Bensi e Giovanni Ferri

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Il Giorno della Memoria al Teatro Petrarca, nel segno del ricordo.  Medaglie d’onore alla memoria di Ugo Bensi e Giovanni Ferri

La prestigiosa cornice del Teatro Petrarca ha ospitato questa mattina la commemorazione del “Giorno della Memoria” istituito dalla legge 20 luglio 2000, n. 211 al fine di ricordare lo sterminio del popolo ebraico, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.

La data prescelta ricorda il 27 gennaio 1945, esattamente 75 anni fa, quando le truppe sovietiche dell’Armata Rossa entrarono nel campo di Auschwitz, scoprendo la tragica realtà concentrazionaria e rivelando al mondo l’orrore del genocidio nazista.

L’evento, condotto dal Direttore di Teletruria Luca Caneschi, ha avuto inizio con il messaggio di saluto che il Prefetto, Anna Palombi ed il Sindaco, Alessandro Ghinelli, hanno inviato dalla Polonia, ove si sono recati, in occasione della ricorrenza del 75° anniversario della liberazione degli ex campi di concentramento KL Auschwitz-Birkenau e della città di Oświęcim, gemellata dal 2009 con Arezzo.
Il Prefetto ed il Sindaco, con la loro presenza proprio nei luoghi simbolo dell’Olocausto, hanno voluto rafforzare il valore della “memoria come messaggio universale” perché è “importante ricordare per non dimenticare” quei tragici fatti, messaggio destinato ai giovani, ai quali spetta il compito di costruire una società fondata sul rispetto dei diritti umani.

Successivamente, il Presidente della Provincia, Silvia Chiassai Martini, presente in sala, rivolgendosi al numeroso pubblico, nel proprio intervento ha evidenziato il dovere “di preservare la storia e la memoria di una comunità” precisando che “ ricordare significa non dimenticare la tragedia di cui l’Europa si è macchiata, rappresentata dalle persecuzioni e dal grave sterminio del popolo ebraico, ma anche nel ricordo di tutte le vittime della guerra e dei genocidi perpetuati dalla storia”.
Oltre alle autorità religiose, civili e militari di tutta la provincia, è stata particolarmente significativa la partecipazione di numerosi studenti, provenienti dagli istituti scolastici della città, atteso l’elevato valore formativo che il ricordo dell’Olocausto rappresenta per le giovani generazioni, alle quali va tramandato il “dovere della memoria” della tragedia della Shoah.

E’ stato proiettato il documentario, dal titolo “Mai dimenticherò” dedicato al campo di Auschwitz – Birkenau, che riprende quello di una poesia del premio Nobel per la pace Elie Wiesel, realizzato dagli studenti dei Licei annessi al Convitto Nazionale. Il cortometraggio ripercorre la partecipazione dei ragazzi al viaggio, effettuato lo scorso anno, presso il campo di sterminio in Polonia, nell’intento di mantenere viva la memoria di ciò che è stato, perché, come ha detto Primo Levi, “è avvenuto, quindi può accadere di nuovo.”

Tra questi, molto importante è stata poi l’esperienza diretta che alcuni ex-studenti ed altri alunni – Giovanni Grazzini, Francesca Bolognini, Ylenia Iannicello – hanno raccontato dal palco illustrando le loro riflessioni.

In Teatro erano, inoltre, presenti le classi V elettrici e V meccanici dell’Istituto Margaritone, le classi 3L e 3A del Liceo Vittoria Colonna, le classi V Raf e V VDs dell’Istituto Buonarroti – Fossombroni, le classi VS e VLes del Liceo Scientifico “Francesco Redi”, la 5BCM E 5 BDS dell’Itis Galileo Galilei ed una rappresentanza del Liceo Artistico Coreutico-Scientifico Internazionale “Piero della Francesca”.

La Professoressa Luana Collacchioni, assegnista dell’Università di Firenze, Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letterature e Psicologia FORLILPSI, ha presentato il volume “Il diario di Gastone Ferraris. L’esperienza di guerra e di internamento”, con il quale è stata ricostruita l’esperienza di guerra vissuta dal concittadino aretino congiuntamente ad una riflessione pedagogica sul valore della memoria e delle testimonianze storiche. In sala erano presenti le figlie del Sig. Gastone, Mara e Paola.
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Nel corso della cerimonia sono state consegnate due medaglie d’onore, conferite dal Presidente della Repubblica, ai sensi della Legge 27 dicembre 2006, n. 296, alla memoria di due cittadini italiani di questa provincia, militari durante il secondo conflitto mondiale, che furono deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra.
• Ugo Bensi, alla Memoria
• Giovanni Ferri, alla Memoria

Nel prosieguo della cerimonia, si è proceduto, inoltre, alla consegna di un diploma di onorificenza di CAVALIERE dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana” a Dino Baldi, carabiniere in congedo, quale riconoscimento per la sua attività prestata nel mondo del volontariato.

La mattinata si è conclusa con l’esibizione danzante – proposta dall’Associazione Futuro Aretino sulle note del brano “The Wilhelm Scream” – di quattro allieve della scuola Dance Academy di Arezzo diretta da Cinzia Cincinelli, con la coreografia di Alex Imburgia autore del libro “Il saggio di danza” ambientato proprio ad Arezzo e nel Teatro Petrarca.

La sinergia instaurata tra Prefettura, Comune, Fondazione Guido D’Arezzo e Ufficio Scolastico Territoriale ha reso possibile l’ ottima riuscita della commemorazione del Giorno della Memoria, quale testimonianza dell’impegno profuso dalle Istituzioni per perseguire l’obiettivo di rafforzare il sentimento di condivisione, di solidarietà e di appartenenza ai valori dell’unità nazionale ed ai principi, ora consacrati nella Costituzione Repubblicana, di libertà, di riconoscimento e garanzia dei diritti inviolabili dell’individuo, di pari dignità sociale e di eguaglianza.