Home Attualità Il Sindaco Filippo Vagnoli all’assemblea ANCI: sanità e urbanistica

Il Sindaco Filippo Vagnoli all’assemblea ANCI: sanità e urbanistica

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Lo scorso Lunedì 10 Febbraio 2020 il Sindaco di Bibbiena Filippo Vagnoli ha preso parte con altri 100 sindaci toscani all’Assemblea regionale Anci aperta dal Presidente Matteo Biffoni e dal Direttore Simone Gheri.

In questo contesto i sindaci hanno portato le loro istanze da presentare ai candidati alla presidenza della Regione Toscana.

Per quanto riguarda i territori montani il Sindaco di Bibbiena ha innanzitutto contestato il concetto di area vasta.

Ecco il suo commento a margine dell’Assemblea: “Ho voluto che questo concetto fosse indicato all’interno del documento rivolto al candidati alla presidenza poiché è un concetto che coinvolge ambiti importanti quali sanità, rifiuti, acqua. Sulla sanità in particolare l’esperienza della Usl Toscana sud-est ha dimostrato tutta la sua inefficacia. I centri nevralgici, quelli in cui si prendono decisioni essenziali per i nostri territori, sono sempre più distanti dai cittadini, ma anche dagli amministratori. E questo quando parliamo di sanità è drammatico. Stessa questione i rifiuti. Faccio un esempio concreto per far capire la situazione in modo immediato: Bibbiena è il 16esimo comune per abitanti nell’area vasta dei rifiuti e “pesa” a livello decisionale e politico, diciamo, per uno 0,39 in assemblea dei soci. Come facciamo a far valere le nostre posizioni? Come possiamo far pesare le richieste o gli eventuali disagi dei cittadini?”.

Il Sindaco Vagnoli è intervenuto anche sul fronte dell’Urbanistica, aprendo un fronte importante che non era ancora stato toccato dagli altri sindaci toscani: “Ho chiesto che nel documento fosse inserita la richiesta di rivedere la legge 65 del 2014. In estrema sintesi, è una legge che pone delle restrizioni troppe grosse per costruire in aree residenziali  e industriali anche per territori come i nostri. Mi chiedo, come si fa a mettere sullo stesso piano città come Firenze e paesi come i nostri? E’ buon senso. Ciò che ho chiesto è una diversificazione di questi ambiti profondamente differenti tra loro. Non si possono mettere in ginocchio imprenditori e privati su ambiti territoriali come i nostri. Le legge è performante e giusta  per le citta’,ma non certo per noi”.