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Intesa Sanpaolo lancia Opa su Ubi Banca

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Intesa Sanpaolo lancia Opa su Ubi Banca

La notizia è arrivata nella tarda serata di ieri. Intesa Sanpaolo ha lanciato un’Opa per Ubi Banca. L’Offerta pubblica di acquisto potrebbe portare alla fusione tra l’istituto di credito più importante d’Italia e Ubi. La decisione è stata presa dal cda del gruppo guidato da Carlo Messina proprio nel giorno in cui l’ex popolare ha presentato il suo nuovo piano industriale al 2022.

Secondo quanto comunicato da Intesa Sanpaolo, “l’OPA e una successiva fusione con UBI potrebbero creare valore per gli stakeholder, i quali gioverebbero non soltanto di valori condivisi, ma anche di modelli di business simili.
L’operazione – si legge ancora nella nota del gruppo bancario – non presenterebbe particolari ostacoli da superare vista la rinomata capacità della prima banca italiana di portare a termine integrazioni”.

E ancora: “Intesa Sanpaolo considera UBI Banca tra le migliori banche italiane, radicata nelle regioni italiane più dinamiche, con rilevanti risultati conseguiti grazie all’eccellente lavoro svolto dal CEO e dal management e con un valido Piano di Impresa, che nel Gruppo risultante dall’operazione possono trovare non solo continuità di realizzazione ma anche ulteriore valorizzazione.”

Secondo la banca di Messina, le sinergie derivanti dalla fusione UBI-Intesa Sanpaolo sono di 730 milioni (lordi) annui. L’OPA e la successiva acquisizione potrebbero portare a un utile consolidato di oltre 6 miliardi dal 2022 in poi, e potrebbero altresì determinare 2.500 assunzioni di nuovi giovani (a fronte di 2.030 uscite)”.

Intesa Sanpaolo, stando a quanto si apprende, offrirà 17 azioni del nuovo gruppo ogni 10 azioni di Ubi, valorizzando quest’ultima 4,9 miliardi: la cifra corrisponde a un premio del 28% sui valori di venerdì 14 febbraio, prima del balzo con cui Piazza Affari ha salutato il piano presentato pubblicamente e mediaticamente da Victor Massiah.

Quindi, la scelta di Carlo Messina e del Consiglio di Amministrazione di Intesa sarebbe caduta su Ubi, una delle banche più prossime al colosso milanese, non solo per “l’affinità identitaria ma anche per la qualità della gestione e l’attenzione per i temi della sostenibilità”.

L’offerta, come accennato, non è stata concordata. Per questa ragione Ubi Banca ha fatto sapere di voler convocare un cda straordinario per valutare l’offerta. I tempi di convocazione non sono ancora definiti, complice il fatto che ieri l’a.d. di Ubi, Victor Massiah, era volato a Londra per presentare il nuovo piano industriale dell’istituto.

L’offerta, come affermato dalle parti, non è stata concordata. Per questo Ubi Banca ha fatto sapere di voler convocare un cda straordinario pper valutare l’Opa. Ma i tempi non sono ancora noti, anche perchè ieri Massiah, era a Londra per presentare il nuovo piano idustriale.