Home Arezzo “Parchi pubblici per le scuole: scelta per la salute da esportare.” Il commento del pediatra Farnetani

“Parchi pubblici per le scuole: scelta per la salute da esportare.” Il commento del pediatra Farnetani

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“Parchi pubblici per le scuole: scelta per la salute da esportare.” Il commento del pediatra Farnetani

Oggi che formalmente inizia il nuovo anno scolastico 2020- 2021, Arezzo si dimostra ancora di più una “città a misura di bambino” perché l’apertura in sicurezza delle scuole è stata preparata dall’Amministrazione Comunale con largo anticipo a vantaggio dell’organizzazione complessiva che è garanzia di sicurezza.

Particolarmente significativa la scelta di aver assegnato a ogni Plesso scolastico un parco pubblico. Poter fare scuola all’aria aperta è un’idea innovativa  molto importante da esportare nelle altre parti d’Italia perché promuove la salute. Innanzitutto con la vita all’aria aperta, rispetto agli ambienti chiusi,  si riducono i rischi di trasmissione, perciò di contagio, per tutte le infezioni, si ha una minore esposizione agli inquinanti indoor, ma nello stesso tempo si ha  un beneficio per l’intero organismo. La luce infatti è il più importante sincronizzatore naturale del corpo umano, perché stimola tutti i ritmi e le funzioni. I raggi solari sono l’unico mezzo per trasformare la vitamina D dalla forma inattiva presente sotto la pelle, nella forma in grado di far assorbire il calcio che permette la formazione delle ossa. Non dimentichiamo infine che le poche centinaia di metri che le classi devono percorrere per andare dalla scuola al parco assegnato è pur sempre una forma di attività motoria che non ci stancheremo mai di promuovere e raccomandare.

Per tutti questi motivi spero che gli alunni possano usufruire il più possibile di questa grande opportunità.

Un’altra scelta compiuta nell’interesse di bambini e adolescenti compiuta dall’Amministrazione Comunale è quella di aver rifiutato i banchi con le ruote perché sono un rischio per il distanziamento, infatti è noto  che gli alunni hanno sempre tentato di spostare i banchi per avvicinarsi ai compagni. Nello stesso tempo rappresentano anche un rischio di incidenti, in quanto banchi mobili possono determinare traumi anche importanti.

Italo Farnetani, pediatra