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Per la prima volta gli avvocati a convegno in video conferenza

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Per la prima volta gli avvocati a convegno in video conferenza

Nel pomeriggio del 19 giugno, la Fondazione Forense dell’Ordine degli Avvocati di
Arezzo, organizza un incontro di studi dedicato alla formazione forense, intitolato: “I
rompicapo della mediazione e delle negoziazione assistita”.

L’Avv. Riccardo Vannuccini, Presidente della Fondazione Forense, annuncia che il
convegno si terrà per la prima volta in video conferenza, tramite la piattaforma
Microsoft Teams, secondo una nuova modalità di formazione professionale che la
Fondazione intende inaugurare per poter fornire il servizio agli avvocati appartenenti
all’Ordine di Arezzo, anche nel periodo di distanziamento sociale derivante dalle
misure di prevenzione del COVID-19.
Gli iscritti potranno seguire da remoto l’evento, interagire con i relatori e maturare i
crediti formativi.

Il convegno affronta il tema dei “rompicapo” nelle ADR derivanti dai recenti
interventi normativi e giurisprudenziali.
Introdurrà il tema, portando i saluti, del CNF l’Avv. Piero Melani Graverini,
Consigliere Nazionale Forense e membro della Commissione ADR del CNF, seguito
dall’Avv. Riccardo Vannuccini, che farà il punto sulla formazione professionale degli
avvocati nel periodo emergenziale.

I cinque relatori saranno il Notaio Giacomo Cappelletti sul tema “Il Notaio nella
mediazione e negoziazione assistita”, l’Avv. Alessandra Taiti sul tema “La presenza
delle parti e la procura nella mediazione e nella negoziazione”, l’Avv. Fabio Diozzi
sul tema “La mediazione on-line”, l’Avv. Donata Pasquini sul tema “La condizione
di procedibilità e primo incontro di mediazione” e l’Avv. Miriam Del Pace sul tema
“La competenza per territorio dell’organismo di mediazione”.
La mediazione, di recente disciplinata anche nella versione in videoconferenza, si
propone di rappresentare una opportuna alternativa al contenzioso giudiziario offerta
dall’Avvocatura e di rappresentare anche uno spunto di ripartenza per le imprese e
per i cittadini, i cui diritti possono venire tutelati attraverso gli accordi e l’autonomia
negoziale, senza rimettere la decisone giudice.