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Ralli: “Un codice rosso per l’ecobonus e riorganizzare l’ufficio edilizia in funzione dei cittadini e dei professionisti”

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Ralli: “Un codice rosso per l’ecobonus e riorganizzare l’ufficio edilizia in funzione dei cittadini e dei professionisti”
Luciano Ralli

“Alcuni professionisti hanno denunciato l’attesa di mesi per avere un appuntamento con il tecnico dell’ufficio edilizia del Comune. Forse casi isolati, forse no.
Alcuni elementi sono comunque certi. Prima dell’emergenza Covid, i professionisti e i cittadini potevano prenotare on line un appuntamento con un tecnico comunale. Disponibilità, da parte di tutti i tecnici, il martedì e il giovedì.
In emergenza Covid, ovviamente, nessun appuntamento “in presenza” ma solo risposte telefoniche e on line.

Da giugno una parziale riattivazione ma con un solo tecnico che riceve solo il martedì e il giovedì mattina. Per settembre sono previste le stesse modalità con un aumento dei tecnici da 1 a 2.

Questa scelta è destinata a creare i problemi che già in parte esistevano prima del Covid. Il rallentamento delle pratiche edilizie, la difficoltà dei soggetti interessati a parlare con i tecnici, lo smaltimento del lavoro accumulato durante la fase del lock down rischiano di “dare una mano” alla crisi in un momento in cui il comune, e comunque l’intera pubblica amministrazione, dovrebbero fare di tutto per consentire una difficile ma indispensabile ripresa.

La nuova Amministrazione comunale dovrà quindi rivedere l’organizzazione dell’ufficio edilizia spostando il baricentro delle attività verso gli interessi e i bisogni dei cittadini, dei professionisti e degli operatori del settore.
Questo anche in relazione alle opportunità che oggi ci sono e mi riferisco, in particolare, all’ecobonus. Propongo quindi di prevedere un Codice rosso e cioè una corsia preferenziale con tempi brevi e comunque certi, per i lavori di ristrutturazione che riguardano l’ecobonus (sismabonus, interventi legati all’efficientamento energetico, sviluppo delle rinnovabili e digitalizzazione della città), per evitare che non si possa accedere a questi importanti strumenti a causa della lunghezza degli iter burocratici.”