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Ugl: “treni in Toscana, la spartizione decisa dalla politica porterà forti disagi”

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Ugl: “treni in Toscana, la spartizione decisa dalla politica porterà forti disagi”

Nota di Marco Turcheria, Segretario Regionale UGL Taf

“Siamo molto preoccupati per quanto scritto in un passaggio del contratto di servizio firmato tra Regione Toscana e Trenitalia, perché esso prevede che da gennaio 2024 si dovrà mandare a gara una parte di linea ferroviaria.

Si parla infatti di mettere a bando fino al 15% del territorio toscano, creando 2 lotti all’interno della regione, uno gestito da Trenitalia e l’altro come risultante dalle future gare d’appalto.
A nostro avviso, questo porterebbe forti disagi per tutti, per i pendolari perché si vedrebbero costretti a cambiare treni per muoversi anche all’interno della regione stessa, trovando società concorrenti che potrebbero non dialogare tra loro e che quindi potrebbero non far coincidere i vari arrivi e partenze creando immensi disservizi.

I problemi potrebbero arrivare anche dall’aumento del costo dei biglietti, perché non avendo più le entrate dell’intera rete Regionale, le società presenti potrebbero sopperire al mancato flusso di passeggeri con l’aumento dei prezzi. Potremmo fare paragoni con fatti già accaduti sotto l’attuale Gestione Ceccarelli-Rossi, basti pensare a cosa è successo con l’avvento del Pisa Mover dopo lo scorporo del servizio ferroviario effettuato da decenni dal Gruppo FSI nel collegamento con l’aeroporto di Pisa. Finché erano attivi treni ed i rispettivi binari si poteva entrare direttamente con i convogli da Firenze SMN con biglietti a tariffa unica e sopratutto economica, non solo, volendo si sarebbero potuti creare collegamenti rapidi e diretti con il “Galilei” tramite treni veloci da Roma o da Genova a tutto beneficio dell’utenza e del turismo. Invece la Regione, anche quella volta, ha voluto spartire il tutto istituendo quella navetta telecomandata che ha costi di gestione esorbitanti, i quali vengono assorbiti con l’aumento costante dei biglietti che ad oggi sono già raddoppiati rispetto al giorno del primo viaggio.

Tornando alla possibile gara – continua Turcheria – siamo preoccupati anche e soprattutto per le conseguenze lavorative che potrebbero avere i tanti dipendenti di Trenitalia interessati, i quali potrebbero vedersi costretti a trasferimenti obbligati, o peggio ancora, a dover cambiare società e tipologie contrattuali.

Le domande che ci poniamo quindi sono diverse (conclude il sindacalista UGL) chi ci guadagna nel fare questa operazione? Perché è stata pensata? Perché la Regione nel trasporto su gomma è andata verso l’azienda unica, dichiarando più volte che così si garantivano servizi migliori ed invece sul Ferro sta facendo l’esatto contrario? Poco più di un mese fa assistevamo alla presentazione in pompa magna del tanto sperato contratto di servizio tra Trenitalia e Regione per l’affidamento Diretto del trasporto su ferro dell’intera rete e a distanza di così poco già veniamo a scorgere una postilla nel contratto stesso che va a vanificare in parte gli sforzi fin qui cercati e sottoscritti?
L’assessore Ceccarelli deve spiegare quali sono realmente i piani, perché migliaia di Ferrovieri e pendolari Toscani devono sapere a cosa stanno andando incontro!”