Un defibrillatore, installato sotto al porticato della Marchionna, e una targa in ricordo di Piero Bruni e Filippo Bagni, ma anche di tutte le vittime sui luoghi di lavoro.
Lo strumento salvavita è stato donato dall’associazione PolePole alla comunità del quartiere cittadino e alla parrocchia dei Santi Pietro e Paolo. Presenti alla cerimonia il parroco, don Ivan, e anche le mogli di Filippo e Piero, tragicamente scomparsi mentre si trovavano nel loro posto di lavoro, all’Archivio di Stato.
A terra sono state riposte due rose rosse, in memoria di Piero e Filippo e per tutte le cosiddette “morti bianche”, ancora troppe, anche nell’Aretino.