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8 MARZO: incontro a Subbiano con una donna studiosa dei cambiamenti climatici per il futuro della terra

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8 MARZO: incontro a Subbiano con una donna studiosa dei cambiamenti climatici per il futuro della terra
Giuditta Celli

Il Comune di  di Subbiano per la Giornata internazionale della Donna ha deciso di guardare al Futuro della Terra attraverso una  Donna,  Giuditta Celli, giovane eccellenza Casentinese.

La strada scelta , dal Sindaco di Subbiano e dalla Sua Amministrazione per creare attenzione su questa giornata è quella di guardare al futuro di tutti, uomini e donne, piccoli e grandi, in una convivenza che vede al centro l’ambiente e i cambiamenti climatici, dove la figura femminile è una ricercatrice capace trasmettere alle nuove generazioni , come gli studenti e alunni dell’Istituto Comprensivo Garibaldi, la sua passione, la sua professionalità e il suo impegno.

Paolo Domini
Paolo Domini

“Giuditta Celli ha l’entusiasmo che riesce a coinvolgere i giovani “ ha detto il Sindaco di Subbiano “la sua esperienza di ricercatrice in Antartide per 12 mesi  fa capire come per i giovani sia importante l’ambiente ma anche che i  giovani hanno grandi professionalità  a cui dobbiamo affidarci”. L’incontro in digitale su piattaforma Zoom per gli studenti , sarà  live streaming per tutti sul canale you tube del Comune di Subbiano e sulla pagina facebook  Subbianotv,  si svolgerà lunedì 8 marzo dalle ore 11,15 e sarà trasmesso in differita alla sera ore 19,45 sul canale 87 di Teletruria2/102Tv, contenitoreTvs.

“ Il cambiamento climatico in Italia è un’emergenza globale per 7 giovani su 10” ha ribadito l’Assessore alla cultura del Comune di Subbiano, Paolo Domini “ Oggi a manifestare questa esigenza sono soprattutto le nuove generazioni, che per prime hanno lanciato un messaggio forte e collettivo sulla necessità  di fare presto e qualcosa per salvare il pianeta “continua Domini” una consapevolezza forse nata anche grazie  ai social network, alle manifestazioni nate  con la  giovane  Greta Thunberg,  che dopo aver promosso in Svezia il primo sciopero degli studenti per protestare contro le politiche sul clima, poco efficaci,  ha parlato durante le conferenze davanti ai grandi della terra”e conclude” ecco perché in questo giorno dare valore a una giovane Donna, che ha fatto della ricerca lo scopo della  sua vita , assume un significato importante, un esempio per tanti giovani”.

Giuditta Celli, la protagonista di questo incontro digitale, appena ventiseienne, nel periodo novembre 2018-novembre 2019, è stata  uno dei membri della XXXIV spedizione italiana del programma Nazionale di Ricerche in Antartide, un programma governativo gestito da ENEA e CNR. “Giuditta Celli è  glaciologa e chimica dell’atmosfera  del Cnr di Pisa, ma è originaria di Ortignano Raggiolo,” ha detto il Presidente del Consiglio Luca Bianchi” e questo la farà sentire ancora più vicina agli studenti locali. Chi seguirà l’incontro ascolterà l’esperienza vissuta in prima persona dalla ricercatrice , con immagini che arrivano direttamente dalla base Concordia” .

Giuditta Celli, un bellissimo esempio di donna ricercatrice, durante la missione  al Polo Sud,  ha monitorato misurazioni dirette e ha prelevato campioni di neve e particolato atmosferico da analizzare al ritorno in Italia al fine di ottenere informazioni sul cambiamento climatico e l’inquinamento che raggiunge l’Antartide, tutto questo per permettere di studiare quale dovrebbe essere l’atmosfera di background della terra su cui viviamo ,visto che in quella zona dell’Antartide non arriva quasi per niente materiale inquinante,  e, insieme ai dati già ottenuti poter studiare i cambiamenti climatici in atto e soprattutto poter costruire dei modelli climatici che ci aiutino a prevedere verso quale destino sta andando incontro la Terra e quindi anche noi. Una esperienza bella, ma difficile, dove 13 persone, 7 italiani e 6 francesi,  si sono trovate nell’inverno australe isolate dal mondo a temperature anche a -80 gradi, ma fare qualcosa per la nostra vita  è sicuramente un valore ineguagliabile, ed è a tutti i ricercatori, donne e uomini, che dobbiamo il nostro grazie.