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Arezzo non molla e riparte 2.0: ecco Rip-AR-ti digitale

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Arezzo non molla e riparte 2.0: ecco Rip-AR-ti digitale
Monica Manneschi

L’assessore Monica Manneschi presenta Rip-AR-ti digitale dopo l’approvazione in Giunta della sua proposta di delibera che sblocca 102.000 euro per il potenziamento della digitalizzazione del Comune e per rispondere anche su questo fronte agli effetti dell’emergenza sanitaria. Il tutto nell’ambito del nuovo Piano straordinario di interventi denominato “Arezzo non molla e riparte 2.0” rispetto al quale la Giunta ha ottenuto anche il via libera del Consiglio Comunale.

“La pandemia – rileva l’assessore – ha dimostrato che le pubbliche amministrazioni dispongono di un asset strategico fondamentale per far fronte alle emergenze e alle sfide legate all’innovazione che consiste nelle competenze acquisite in ambito informatico e digitale. Dobbiamo pertanto valorizzare questo aspetto attraverso il perseguimento di vari obiettivi quali il potenziamento dell’infrastruttura di rete interna, con l’acquisto di apparati di ultima generazione, il presidio della sicurezza dei dati sia in entrata che in uscita anche in termini di privacy, l’implementazione della digitalizzazione delle scuole, la protezione di tutte le infrastrutture in termini di cyber-security. Dunque, molti progetti, finalizzati al potenziamento della rete dell’ente e a un impatto significativo per i servizi fruibili digitalmente dai cittadini che saranno sempre più accessibili e sicuri. Riusciremo così a creare le condizioni abilitanti per una prospettiva di sviluppo futuro dei servizi pubblici la cui fruizione online da parte dei cittadini è destinata a essere facilitata e agevolata anche attraverso l’uso di tecnologie avanzate come i big data o l’intelligenza artificiale. Le parole chiave per la costruzione della pubblica amministrazione digitale saranno semplicità, accessibilità e sicurezza: le basi le gettiamo oggi”.

Entriamo nel dettaglio: 14.000 euro andranno a “fronteggiare” l’elevato traffico internet generato dal consistente numero delle attività svolte in smart working e dal crescente numero di servizi attivati in modalità online. Tecnologie all’avanguardia permetteranno di sfruttare a pieno e mantenere stabile questo surplus di connettività e di traffico dati sia in uscita che in entrata. Un investimento di 8.000 euro garantirà poi uno spazio adeguato ed efficiente per il salvataggio dati e i backup periodici. E veniamo alla parte più corposa: 50.000 euro andranno agli apparati di rete della sala macchine e a tutta una serie di adempimenti previsti per i device e le reti periferiche dal General Data Protection Regulation, la normativa europea in materia di protezione dei dati personali.

Alle scuole inoltre, loro malgrado vere vittime delle ricadute della pandemia, andranno 20.000 euro destinati a strumenti informatici che possano fare da collettori sia per le pratiche amministrative, come contabilizzazione dei servizi, mensa e orari, sia per quelle didattiche con la gestione di contenuti multimediali e proiezioni, sia per quelle sociali che comportano il coinvolgimento dei genitori, la comunicazione delle valutazioni o degli avvisi. Gli ambienti saranno forniti di connettività con una adeguata e corretta distribuzione della rete wifi.

Infine, 10.000 euro sono destinati all’allestimento di uffici e sale riunioni per dotarle di strumentazione idonea alle videoconferenze, facilitare l’interconnessione e le riunioni online riducendo così la necessità di spostamenti tra le varie sedi del Comune.