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Ceccarelli (Pd): «Garantire i presidi scolastici anche nelle aree interne»

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Ceccarelli (Pd): «Garantire i presidi scolastici anche nelle aree interne»
Vincenzo Ceccarelli

«Cambiare le regole che sovraintendono alla formazione delle classi consentendo una più ampia facoltà di deroga che oggi riguarda le aree montane e che invece dovrà comprendere tutte le aree rurali, interne o semi-montane interessate da evidenti fenomeni di calo demografico. Già da diversi anni è in atto un drastico calo delle nascite che interessa tutto il nostro paese e che nelle aree interne e montane è ancora più marcato a causa di un fenomeno di abbandono del territorio che riguarda soprattutto i giovani. Questo fenomeno, già preoccupante, porta con sé anche altri risvolti negativi come la bassa natalità che in un circolo vizioso rischia di indebolire ulteriormente la presenza dei presidi scolastici nei territori per mancanza di bambini. Non si può combattere un problema come quello dell’abbandono dei territori periferici, che a volte sono anche frazioni dei comuni capoluogo, aggiungendone un altro come l’indebolimento di un servizio essenziale».

Il Capogruppo Pd in Consiglio regionale Vincenzo Ceccarelli interviene sulla situazione dei servizi scolastici nelle aree periferiche annunciando la mozione presentata come primo firmatario in cui si chiede un cambio dei parametri nazionali e il cambio del regime di deroga per la formazione delle classi negli istituti situazioni nelle aree interne.
«In questi anni la Regione Toscana ha portato avanti una serie di politiche pubbliche volte a salvaguardare i servizi essenziali, abbattere le disuguaglianze territoriali e contrastare lo spopolamento delle aree interne, partendo proprio da una classificazione regionale dei territori delle aree interne che è più articolata di quella nazionale – aggiunge Ceccarelli – Ma su materie di competenza statale c’è bisogno di un intervento del Governo e del Parlamento, per questo la Regione deve porre con forza il tema in sede di Conferenza Stato-Regioni.

Il decremento demografico si sta rivelando una vera emergenza per la scuola italiana per il quale è necessario attivare al più presto le doverose contromisure che devono favorire la permanenza dei presidi scolastici in tutte le aree interne che tra l’altro rappresentano un terzo del territorio toscano e il 60% del territorio nazionale».