La cimice asiatica (Halyomorpha halys) è ormai insediata da tempo nel territorio regionale e anche in molte campagne dell’aretino si comincia non solo a segnalarne la presenza ma contare i danni sulle coltivazioni. In una annata agraria già flagellata dalla gelata di aprile e da una siccità di durata biblica, la poca frutta rimasta nella zona della Valdichiana ha dovuto subire anche il violento attacco dell’insetto, il quale, è sensibile solo a trattamenti molto aggressivi nei confronti degli insetti utili.
Ciascuna femmina di Anastatus depone sino a una cinquantina di uova nel corso della sua vita che dura di solito tra uno e due mesi, i maschi invece una volta raggiunto lo stadio adulto vivono solo pochi giorni. Le femmine adulte si nutrono di liquidi zuccherini come nettare e melata ma praticano anche host-feeding predando le uova dei loro stessi ospiti.
“Continua il nostro impegno nel ricercare nuovi metodi e strategie di lotta alla cimice asiatica (Halyomorpha halys) – afferma Raffaello Betti, Direttore di Coldiretti Arezzo – l’insetto alieno che da anni crea enormi problemi e danni al comparto agricolo e fastidio alla popolazione. Vista l’enorme presenza che continua a proliferare ed il forte impatto, diventa fondamentale trovare soluzioni immediate e rispettose dell’ambiente, per poter continuare ad offrire prodotti sani e certificati ai consumatori nei nostri mercati di Campagna Amica, ma allo stesso tempo trovando soluzioni concrete di lotta per le nostre imprese nel massimo rispetto dell’ambiente”.