Home Attualità “Crescere tra reale e virtuale: come aiutare i giovani a costruire un sano rapporto con la tecnologia “

“Crescere tra reale e virtuale: come aiutare i giovani a costruire un sano rapporto con la tecnologia “

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“Crescere tra reale e virtuale: come aiutare i giovani a costruire un sano rapporto con la tecnologia “

“Crescere tra reale e virtuale: come aiutare i giovani a costruire un sano rapporto con la tecnologia “.

il tema dell’incontro del 27  novembre a  sostegno alla genitorialità proposto dal Comune di Subbiano

Ultimo incontro quello di sabato 27 Novembre del progetto di sostegno alla genitorialità ” Loro Crescono e Noi?”  proposto dall’Amministrazione Comunale e che ha ricevuto tanti consensi.

“La conclusione entra in quel quotidiano vissuto da una generazione  nativa digitale “dice l’assessore Nadia Casini” se noi ci siamo adeguati agli smart phone, ai tablet, e ancora non abbiamo bene scoperto la smart tv, per i nostri nipoti e figli , che sono di una screen generation , tutto questo è la normalità  ed è da qui che nasce a volte il problema di relazionarci , c’è troppa distanza, ecco quindi  un problema che dobbiamo imparare a gestire con l’aiuto anche di pedagogisti” .

I pedagogisti  Giuliana Aquilanti, Antonella Artiaco e Lorenzo Barbagli, chiamati dall’Amministrazione Comunale di Subbiano,  incontreranno genitori, nonni, educatori, al Centro L’Accordo in viale Matteotti alle ore 15,30 di sabato 27 novembre per trattare il tema “Crescere tra reale e virtuale: come aiutare i giovani a costruire un sano rapporto con la tecnologia “.

Lorenzo Barbagli ,uno dei pedagogisti,  spiega meglio “ Una tradizione educativa, pedagogica che era del mondo extrafamiliare, si è riversata  negli ultimi cinquant’anni all’interno della famiglia, in un periodo non facile perché in questo periodo  era in atto anche una rivoluzione tecnologica  e questo impone al genitore che vuole reggere il passo con il mondo, che vuole comunque rispondere ai propri figli,  di fare  un percorso formativo per essere un po’ più competenti  nel capire cosa è l’educazione e come si può applicare in famiglia, che ricordo sempre ha bisogno di un team educativo” e Barbagli continua” educare non vuol dire condizionare, ma l’educazione ai valori è qualcosa che va innestata, ci sono caratteristiche della persona in origine che se riconosciute e valorizzate diventano dei valori ..ad esempio la serietà che diventa responsabilità “ di questo e altro in questo ultimo incontro.