Sale la rabbia degli imprenditori dopo l’ennesima giornata no sulla E 45, stavolta causa maltempo. Ad alzare la voce è Andrea Marsupini, presidente di CNA Valtiberina:
“L’ennesimo disagio che si traduce anche in un danno economico. Ovviamente abbiamo ben presente quale sia la situazione attuale con la pandemia in corso, ma la questione viabilità non è certo scoppiata in questo periodo, arriva da lontano. Ed è paradossale che le aziende, in Valtiberina se ne contano 3400, dopo un anno sciagurato segnato dall’emergenza Covid 19, non riescano a ripartire per via della viabilità”.
Un enorme disagio per la vallata, che significa anche maggiori costi per le aziende: “La difficoltà di raggiungere agevolmente la vallata fa aumentare la spesa per i trasporti, il rischio concreto è quello di rimanere isolati, l’effetto nevicata di ieri è solo l’ultimo episodio, con tutto quel che ne consegue in termini sociali, oltre che economici”.
La rabbia di Marsupini aumenta nel constatare che gli interventi fatti negli anni sono stati solo dei palliativi: “Ogni volta che la E45 è oggetto di lavori, noi speriamo che siano risolutivi. Invece dopo qualche mese, un anno al massimo, ci ritroviamo al punto di partenza: buche, manto sconnesso e quando piove o nevica i disagi aumentano all’ennesima potenza. Tutto questo su una via di comunicazione principale che, oltretutto, collega tre regioni ed è importante per imprese, cittadini, studenti”.
Da qui l’appello alle istituzioni: “Il problema va analizzato seriamente e risolto alla radice. Mettere una toppa sull’asfalto non basta più, è tempo di una programmazione seria e duratura. Siamo stanchi di essere lasciati nel limbo”.