Home Attualità Emergenza Covid, l’appello del Sindaco di Cavriglia

Emergenza Covid, l’appello del Sindaco di Cavriglia

0
Emergenza Covid, l’appello del Sindaco di Cavriglia

Il progressivo aumento del numero dei casi di Covid-19 in provincia di Arezzo e nel Valdarno ha spinto il Sindaco di Cavriglia Leonardo Degl’Innocenti o Sanni ad un appello diretto a tutti i cittadini, affinchè nessuno abbassi la guardia contro il virus e vengano mantenute tutte le precauzioni personali necessarie per limitare l’epidemia.

La situazione sta purtroppo drasticamente peggiorando.“Queste le parole del primo cittadino.”Abbiamo quasi duemila casi di positività al virus in provincia di Arezzo, con 134 persone ricoverate nei reparti malattie infettive di Arezzo e Grosseto e 23 di queste sono in terapia intensiva.

Questi dati devono farci riflettere e devono far emergere un grande senso di responsabilità e di salvaguardia della Comunità che sempre ci ha contraddistinto.

Leonardo Degl’Innocenti o Sanni nell’appello è passato poi ad analizzare i dati di Cavriglia: ”Nella seconda ondata pandemica abbiamo avuto in totale 375 casi nel nostro Comune.

Attualmente sono 31 i malati, con una persona ricoverata in ospedale e non dobbiamo dunque abbassare assolutamente la guardia.

Osservo in giro atteggiamenti poco costruttivi di persone con scarso senso di responsabilità.

E’ inaccettabile che i nostri ragazzi vadano a scuola, si sacrifichino indossando la mascherina per sei o anche otto ore per l’intero tempo della didattica in presenza e poi al pomeriggio i genitori consentono la socializzazione senza lo stesso dispositivo di difesa personale.

Se vogliamo, tutti insieme, non tornare in zona rossa, o come accaduto anche non lontano da noi non essere obbligati ad assumere decisioni come la chiusura delle scuole, dobbiamo impegnarci verso un unico obiettivo comune.

Per questo indossiamo i dispositivi di sicurezza, igienizziamo le mani ad ogni occasione e soprattutto evitiamo gli assembramenti.

Facco appello al senso civico di tutti i valdarnesi e i cavrigliesi.”