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Giuseppe Giorgi: “Il PD partito del lavoro”

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Giuseppe Giorgi: “Il PD partito del lavoro”

“La Conferenza Programmatica provinciale del PD, le Agorà Democratiche, la recente interessante intervista del 2 luglio su Repubblica di Peppe Provenzano vicesegretario nazionale del PD.

Tre passaggi che m’interessano per passione politica, per amore di Arezzo e del mio Paese, per fedeltà ai lavoratori.

Alla domanda dell’intervistatore se il PD sia il partito del lavoro o del lavoro dipendente, sul Pd Peppe Provenzano risponde così: “…deve puntare a rappresentare il lavoro in tutte le sue forme, anche i giovani professionisti precarizzati… rafforzare la contrattazione e introdurre nuovi diritti al tempo dell’algoritmo”.

Insieme alla salute il lavoro deve essere centrale nell’azione politica del partito Democratico. La pandemia ha acuito la crisi economica e introdurre innovazione significa investire in economia circolare, transizione ecologica, digitalizzazione dell’impresa, formulare un piano industriale nazionale e territoriale che manca da decenni. Fa bene alla salute, il riciclo basilare nella economia circolare, si tratta a mio avviso di rafforzare in maniera imponente le aziende che vi aderiscono, con una mirata politica governativa come ci sottolinea il GEO (Green Economy Observatory). La grande occasione del Pnrr deve vedere il PD in prima linea per governare la transizione ecologica, sia il PD, ad iniziare da quello aretino, a farsi portabandiera dell’ambientalismo. Dobbiamo noi Democratici, insieme alla sinistra intera, dipanare il nodo digitalizzazione/posti di lavoro. La sinistra abbia il coraggio, le competenze, la visione strategica per risolvere questa questione dalla parte dei lavoratori.

Ora il PD aretino è in campo con la Conferenza Programmatica provinciale. Non sia timido sul lavoro, non sia burocratico, sviluppi la linea d’investimento politico per il territorio su turismo, cultura, manifattura di qualità. Inizi da Arezzo una battaglia nazionale su parità di salari tra uomo e donna, sul rispetto del dettato costituzionale sull’interpretazione autentica dello “spirito repubblicano”.

Il PD partito del lavoro ponga nelle Agorà Democratiche, penso a 4 piazze aretine aperte, accoglienti, partecipate dal popolo di centrosinistra, animate dal partito con tutto l’Associazionismo aretino, protagonista di un movimento della società civile per la riforma della politica, la grave vicenda della Sicurezza nel lavoro. Le morti e gli incidenti dei lavoratori rischiano di diventare INVISIBILI, utili per le statistiche Inail. L’uomo lavoratore come merce deperibile e ripenso a “Fratelli tutti” di Papa Francesco, al Nuovo Umanesimo che propone con la globalizzazione umanitaria. Umanesimo versus liberismo e populismo. L’incidenza degli infortuni e morti sul lavoro incide per il 2,6 % sul PIL nazionale. E’ una cifra che annienta la civiltà del lavoro.

Sicurezza, legalità, formazione nel lavoro sono a mio avviso inscindibilmente legate. Il PD aretino deve svolgere sensibilizzazione, azione politica, comunicazione su legalità e Formazione Professionale, a partire dalla sua Conferenza programmatica, proseguendo nelle Agorà Democratiche.

Difesa e dignità del lavoro.

Impegno il mio partito su due vicende territoriali odierne: la difesa dei salari dei lavoratori ex Agorà e la dignità del lavoro dei lavoratori del CUP. Che il partito chieda la velocizzazione delle pratiche burocratiche per i lavoratori coinvolti nella vicenda ex Agorà. C’è qui un bagaglio di professionalità da salvare, ci sono famiglie da sostenere, che i salari non siano rimpallati e impaniati nelle lentezze degli enti pubblici. Quali sono le condizioni dei lavoratori del mondo cooperativo? A quanto ammontano le loro paghe? Faccio l’esempio dei lavoratori del CUP delle sedi aretine. Che la sinistra aretina, il PD, ne facciano una bandiera politica, per la loro dignità nel lavoro, per giustizia sociale.

C’è un silenzio che non mi piace sulla formazione professionale che secondo il mio pensiero deve divenire punta di diamante delle politiche del lavoro. La formazione è strategica per un mercato del lavoro moderno e virtuoso. Oggi negletta, lasciata ai volenterosi, la F.P. è paria nei processi e dinamiche del lavoro: vedi morti nel lavoro, vedi qualità del lavoro e qui ritorna la legalità nel lavoro insieme alla gravissima scelta di smantellamento delle funzioni ispettive pubbliche. Con coraggio il PD prenda in mano la bandiera della giustizia sociale.

Mi è piaciuto il riferimento a Musil di Peppe Provenzano: “…se sei uno scoiattolo e non lo sai o lo rifiuti, anche la tua coda può farti paura”.

Giuseppe Giorgi Consigliere Nazionale PD