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Il lavoro in ufficio tra digitalizzazione e tradizione

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Il lavoro in ufficio tra digitalizzazione e tradizione

Non c’è realtà imprenditoriale che, nel corso degli ultimi due anni, non abbia dovuto adattare il proprio modello di lavoro all’insegna di soluzioni ibride per continuare l’attività al di là delle difficoltà del periodo.

Soluzioni tradizionali o digitalizzazione assoluta?

Quante volte, magari anche durante una semplice pausa caffè, vi è capitato di sentir parlare di un tema dibattuto come quello che riguarda il modello organizzativo del lavoro in ufficio? Inevitabile è la suddivisione tra coloro i quali non possono rinunciare a calcolatrici e macchine da ufficio e quelli che, al contrario, digitalizzerebbero ogni cosa in nome della modernità. Lo scontro si acuisce in alcuni ambiti, soprattutto quelli nei quali tanti intravvedono la possibilità di flessibilizzare le modalità di lavoro, liberando le persone dall’obbligo di operare in presenza e ad orari prefissati. Questa filosofia è ovviamente quasi data per scontata in tutti quei settori economici nei quali, ad esempio, è possibile erogare dei servizi anche da casa propria, ottenendo talvolta prestazioni superiori. Tantissimi lavoratori, poi, sottolineando come la libertà nell’organizzare la giornata di lavoro si traduca spesso in un miglior equilibrio tra vita privata e professionale. Sebbene tante persone apprezzino questa idea di lavoro, poi, non è detto che disdegnino completamente l’utilizzo di strumenti ausiliari di tipo tradizionale, magari per compiere delle operazioni comuni. Un esempio eclatante in questo senso è rappresentato dall’esecuzione veloce di calcoli, o ancora, l’annotazione di appunti relativi a qualche mansione da svolgere. Sebbene la digitalizzazione possa aiutare a razionalizzare la raccolta e gestione delle informazioni, in alcune situazioni, si può arrivare a preferire un approccio di lavoro con carta e penna. Perché tutto ciò accade?

Ogni azienda ha le sue esigenze particolari

La risposta alla domanda che abbiamo lasciato in sospeso nel precedente paragrafo, non può essere ovviamente unica e identica per tutte le realtà imprenditoriali. Ci sono, infatti, delle aziende che possono privilegiare un certo approccio al lavoro e, altre, che invece devono adottare un modello tradizionale. In primo luogo, un aspetto di cui tenere conto è quello del rapporto con la clientela: l’esigenza di accogliere ed interagire con persone di tutte le età, ad esempio, potrebbe richiedere accortezze di un certo tipo. Per quanto i dispositivi elettronici di ultima generazione siano apprezzati e diffusioni un po’ tra tutte le fasce di età, è innegabile che – in alcuni casi – relazionarsi con la clientela in modo tradizionale potrebbe semplificare le cose. Un esempio su tutti è offerto dall’uso del denaro contante: nonostante tutto, infatti, questa modalità di pagamento di beni e servizi resta apprezzata da tantissimi individui. Ecco perché non è possibile digitalizzare in maniera completa ed assoluta l’aspetto delle transazioni, soprattutto in quelle attività che si rivolgono ad un target più anziano. La necessità di incassare il denaro fisico e controllarne l’autenticità, quindi, si traduce nell’esigenza di disporre degli strumenti indispensabili per compiere questa mansione.

Un approccio ibrido alla produttività

Non da ultimo, poi, bisogna sempre valutare la predisposizione al cambiamento e all’evoluzione delle soluzioni tecnologiche dei propri collaboratori. Rivoluzionare da un giorno all’altro le modalità di lavoro, infatti, può causare tutta una serie di attriti ed incomprensioni, nonché un potenziale calo di produttività nei peggiori scenari. Ecco perché, in tante situazioni, il miglior approccio da adottare è quello di puntare su una soluzione ibrida per consentire alla propria azienda di mantenersi efficiente ed efficace nella gestione del lavoro. Tutte le realtà più moderne ed orientare essenzialmente all’erogazione di servizi, infatti, possono senz’altro valutare la possibilità di alternare al lavoro in presenza anche modalità operative smart. In questa maniera, è possibile consentire ai propri collaboratori di gestire meglio il proprio equilibrio tra l’attività lavorativa e tutte le esigenze familiari e personali.