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Lettera aperta dell’Avv. Valeria Nassini giunta in redazione e pubblicata integralmente

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Lettera aperta dell’Avv. Valeria Nassini giunta in redazione e pubblicata integralmente
Valeria Nassini

Le dichiarazioni dell’Avv. Valeria Nassini:

Cari PSI e PD di Civitella la fiducia è venuta meno reciprocamente, ma la mia per prima.

La revoca del Vicesindaco Valeria Nassini.

La lettera pubblicata e diffusa ampiamente sui media locali, a me indirizzata, da parte del Partito Socialista Italiano sezione di Civitella, mi raggiunge il 6.08.2021 e assieme a me raggiunge molti altri lettori e cittadini.

Mi era stata anticipata lo stesso giorno, via social, dal Sig. Lucchetti, nella qualifica di nuovo coordinatore della sezione locale. Figura eletta tre giorni prima che subito ha partorito il proprio degno contributo all’esercizio democratico della coalizione PD di Andrea Tavarnesi.

Questo punto è bene capirlo subito, poi ci torniamo sopra, ma è il fulcro intorno a cui ruota tutta la questione. Ovvero un candidato a sindaco così debole da necessitare di infangare altri potenziali candidati attraverso i socialisti, alla permanente ricerca di un posticino in cui sedere. E la eliminazione diretta attraverso la Ginetta Menchetti.

E’ bene entrare nel merito della questione e me ne scuseranno i lettori, è noioso, ma utile. Da qualche tempo alcuni membri del PSI locale hanno completamente perso la propria bussola etica ed io non ne ho fatto segreto sulle mie pagine Facebook. Tali signori che fanno il conto della serva alla indennità prevista per legge, in viva parte al partito restituita negli anni, amavano molto la sottoscritta, assieme agli altri membri sani del paziente centrosinistra, da tempo ormai claudicante, mal curato e in emorragia di voti. Ad un certo momento però la sottoscritta inizia a criticare alcuni membri, viene aggredita, ne informa i vertici, suoi fedeli amici si risentono. Fin qua una storia di ordinaria amministrazione della mala politica e del vivere violento di questi tempi disinibiti.

Andare a criticare la lettera insultante a cui ci si riferisce è del tutto inutile poiché ci avviteremmo in banalità e in una lista di menzogne evidenti. Ne riporto una a titolo esemplificativo. La riunione che si dichiara svolta con regolarità alla presenza del segretario provinciale Sig. Antonio Segreti, il 3 agosto 2021 alle ore 21.00, è descritta dal Sig. Lucchetti come iniziata alle 21.10 (poi però per i media cambierà orario) dallo stesso capo popolo. Tutto regolare, confronto tra gli iscritti, presentazione dei candidati come da norme di legge e infine votazione. Peccato che Lucchetti menta e pure tanto. Le fotografie fatte ai socialisti in Piazza Risorgimento, già fuori dalla federazione, hanno metadati a valore forense, che riportano orario 21.27, ben dieci minuti di democrazia. Una barzelletta.

Tutto questo era perfettamente coerente con le parole di un membro della sezione che ha sempre spiegato un punto chiaro, ovvero che nel PSI le trattative le conduce lui e basta, nessuna democrazia, nessun confronto. D’altronde un altro membro diceva, in un recente incontro, che i fogli delle trattative stanno nella sua cassaforte, oppure che i verbali di assemblea non devono girare e non sono disponibili. E ancora via così di questo passo. Quando Valeria si oppone viene aggredita ed è costretta a ricorrere a chirurgia maxillo-facciale, ma allo stesso tempo viene anche avversata. A poco servono le denunce per via gerarchica alle cariche del PSI.

Ma la storia vera inizia adesso.

Infatti lo stesso giorno, 06.08.2021 data casuale, la sindaca Ginetta Menchetti ritira le deleghe a Valeria Nassini, che senza spiegazione plausibile, non è più assessore e Vicesindaco. A ben vedere un autogol per una giunta che arriva a fine mandato esattamente come la ho descritta: disfunzionale.

Il Sindaco, in una giunta frettolosa e destituita di ogni criterio legale, pone domande sul perché io abbia chiamato babbo il suo assessore Capacci Ivano e lei saggia mamma. A tali domande mi viene da pensare che sia uno dei tanti sfoghi a cui il sindaco Menchetti non è nuovo, stressato negli ultimi tempi da un candidato che proprio non va. Tutto avviene senza un Consiglio Comunale e senza che la medesima rifletta sulla gravità delle proprie azioni.

Questa revoca è chiaramente finalizzata al buon esito della campagna elettorale già in corso, piuttosto che alla tutela dell’interesse della collettività rappresentata e di trasparenza, imparzialità e buon andamento della amministrazione.

Infatti quante sono le cose negative contestate alla sottoscritta da Menchetti? Zero.

Insomma alla fine il gioco a somma zero, oltre a produrre diffamazioni e calunnie (da parte del PSI), che scopo ha raggiunto? Che cosa ha dimostrato?

Ve lo dico subito: PAURA.

Per la prima volta dopo settant’anni, a Civitella in Val di Chiana non vincerà necessariamente una sinistra poco democratica, clientelare, vecchia, maldicente e appiattita sui soliti schemi. Certamente l’aiuto dei socialisti che si sono prestati alla mala gestio delle candidature, è prezioso…. ma basterà a Tavarnesi?

Ne dubito fortemente.

Civitella è pronta per un nuovo progetto, al riparo da dinamiche vecchie e ormai inutili.

Un progetto bellissimo per cui mi metterò a disposizione per le tante e vive e felici rappresentanze della bella società del mio Comune. Un progetto che dall’interno non mi è stato possibile realizzare e che quindi mi porta fuori per una rivoluzione moderata e laica, che potrà abbracciare più forze possibili.