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L’opposizione scansa la Tari ma sbatte sulla sua incoerenza

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L’opposizione scansa la Tari ma sbatte sulla sua incoerenza
Simone Pietro Palazzo

La prima incoerenza dei novelli Filippide di sinistra è nota, ovvero cercare di rendere agli occhi dei non informati  l’ aumento della tassa sui rifiuti (TARI) come demerito Aretino e quindi Ghinelliano. Peccato che nella mancanza di lucidità politica, dettata dallo sforzo della fuga dal Comune, non abbiano (loro che sono quasi ovunque al Governo) sottolineato  che come paese IItalia ci stiamo avvicinando ad una vera e propria “stangata in bolletta “ nei prossimi mesi.
Come spiegheranno  ai cittadini che non per colpa del Comune di Arezzo, o dell’ Amministrazione Ghinelli, si troveranno a pagare nelle prossime bollette aumenti di quasi il 10 % per l’elettricità ⚡️ e di oltre il 15% per il gas 💨?
La seconda incoerenza dei maratoneti è invece più bella e come spesso avviene per loro tragicomica, perché con le dovute proporzioni, sia il comune di Arezzo con Ghinelli per la TARI, che il Governo Draghi attraverso una misura da 1,2 miliardi, hanno fatto da calmiere dei prezzi.
Ora incoerentemente appoggiano e lodano la seconda azione perché stanno al Governo con Draghi ma criticano lo stesso metodo adottato da Ghinelli ad Arezzo.
Sia chiaro che il problema aumenti non è stato risolto, anche perché spesso abbiamo  palesato la poca utilità e la scarsa efficenza del sistema di Area Vasta che la Regione Toscana ha voluto imporre nei vari ambiti, da quello dei rifiuti a quello della sanità, che per l’appunto nei rifiuti si palesa con un aumento dei costi ed una riduzione della qualità del servizio. E perché non parlare della funzione dell’autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA), voluta dal governo Gentiloni, che ha come vero obbiettivo non far fallire chi eroga servizi invece che difendere gli utenti che siamo noi cittadini, che ha imposto (essendo una Autorità che resta in carica 7 anni e non risponde a nessuno, se non al capo dello stato che la ha nominata) un metodo di calcolo delle tariffe che premia l’inefficienza, l’inefficacia e l’ineconomicità dei gestori.
Quindi è ormai certo che Filippide corse e morì da eroe, come certo invece ad Arezzo è che, chi scappa senza affrontare la verità è in primis incoerente .
Per noi non può essere meritevole di fiducia chi non affronta dal vivo ma neanche da remoto, i dibattiti sulle  azioni dei propri partiti davanti ai cittadini.