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Marcello Comanducci lascia la presidenza della Fondazione Arezzo InTour

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Marcello Comanducci lascia la presidenza della Fondazione Arezzo InTour
Marcello Comanducci

Con questo post sulla sua pagina Facebook da addio alla Fondazione Arezzo InTour:

“Dopo sei anni sempre di corsa sono arrivato alla fine ….
Sinceramente speravo di riuscire a conciliare lavoro e Fondazione ma da un lato la nuova avventura mi sta impegnando al massimo, dall’altro anche l’azienda di famiglia per colpa della pandemia sta attraversando un periodo difficilissimo e mi obbliga a mettere testa e cuore per uscire da questa situazione surreale.
Sono orgoglioso di quello che abbiamo fatto in meno di tre anni, la Fondazione è un ente solido che funziona bene e ci invidiano (e copiano) in tutta Italia.
Subito dopo l’approvazione del terzo bilancio (entro fine Aprile) da statuto il mio mandato finirà, sono mesi che ci penso e alla fine sono arrivato alla scelta, dolorosissima, di non rinnovare l’incarico e concentrarmi al 100% sui miei impegni.
Sono una persona che non accetta compromessi e quando mi rendo conto di non poter dare il massimo preferisco fare un passo indietro; sinceramente non pensavo che la pandemia durasse cosi tanto e speravo che le cose ripartissero prima.
Lascio un ente ben strutturato e con persone serie e preparate, sono convinto che porteranno avanti i tanti progetti che abbiamo in cantiere nel modo migliore. Nelle prossime settimane illustreremo il report delle attività del 2020 ed i progetti futuri in modo dettagliato e vedrete che sono veramente tanti.
Un grazie al mio fraterno amico Riccardo Sassoli, che ha svolto il compito di Consigliere delegato in modo impeccabile e a

Vincenzo Raimondo

che mi ha dato molti consigli, lasceranno entrambi con me questa bella avventura.

Un grazie va anche a tutti i ragazzi e i collaboratori della Fondazione, al resto del Consiglio di Amministrazione: Catiuscia Fei, Francesco Meacci, Massimo Boncompagni, di cui ho grande stima e fiducia e che hanno condiviso con me tutto il percorso fin dall’inizio, al Direttore Rodolfo Ademollo, vera anima della Fondazione, persona che è molto cresciuta professionalmente e che saprà portare l’ente ad un nuovo step nei prossimi anni.

Un amministratore pubblico serio è per me quello che sa quando è bene fare un passo indietro, ho lavorato tre anni per far si che la Fondazione diventasse un ente solido e ben strutturato, è arrivata l’ora che cammini con le proprie gambe e che cresca indipendentemente da chi l’ha ideata, questa per me sarà la più grande vittoria.
Un grosso in bocca al lupo a chi rimane e chi arriverà dopo di noi.
Ps. questa foto è del 6 Giugno 2017 giorno dove per la prima volta è stato presentato il progetto DMO Arezzo.

Anche il Sindaco Alessandro Ghinelli ringrazia Marcello con un post su fb:

“Dopo essere rimasto al timone della Fondazione Arezzo InTour come presidente, durante i suoi primi tre anni di vita, Marcello Comanducci mi ha comunicato (in realtà ci siamo visti da tempo sull’argomento) che con l’approvazione del bilancio 2020 non sarebbe più stato in grado di continuare la collaborazione con la Fondazione stessa.

I motivi che lo hanno condotto a questa pesante rinuncia sono tutti riconducibili al suo lavoro, nei suoi molteplici aspetti, che in tempo di Covid gli hanno creato aspettative e impegni impensabili fino ad un anno fa. Alla sua età e con il potenziale che la sua azienda ha proprio in questo momento, io stesso non avrei potuto fare diversamente, e questo è stato anche il consiglio che gli ho dato essendogli più amico che sodale in politica.

A lui, che è stato l’artefice principale dei successi turistici di Arezzo negli ultimi tre anni, va il ringraziamento mio personale e di tutta l’amministrazione per il lavoro svolto e per l’impegno profuso anche come presidente della Fondazione. Sono certo che il sentiero tracciato è stabile e sicuro e tutti noi potremo affrontarlo anche in sua assenza, senza paura di sbagliare strada. A Marcello i più sentiti auguri per la prosecuzione del suo lavoro, anche se sono certo che, non so quando e non so come … ma credo che le nostre strade si incroceranno di nuovo!”