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Progetto “Sicurezza 0/6 BLSD-HEIMLICH”: il commento del vicesindaco Lucia Tanti

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Progetto “Sicurezza 0/6 BLSD-HEIMLICH”: il commento del vicesindaco Lucia Tanti
Lucia Tanti

AREZZO. “E’ un segno di grande civiltà tutelare e proteggere il benessere e l’incolumità dei nostri piccoli, e Arezzo sempre di più si qualifica come città all’avanguardia nei servizi educativi. Presto le scuole comunali dell’infanzia potranno contare su educatori formati anche al primo intervento nel caso, malaugurato, di soffocamento. Un progetto importante, finalizzato a rendere sempre più sicuri i luoghi luoghi dedicati alla crescita dei nostri bambini e sempre più all’avanguardia i servizi offerti alle famiglie”.

Il vicesindaco Lucia Tanti commenta così il progetto “Sicurezza 0/6 BLSD-Heimlich”, iniziativa dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche patrocinata dal Comune di Arezzo rivolta agli insegnanti delle scuole comunali dell’infanzia 0-6, e consiste in corsi di formazione BLSD (Basic Life Support – early Defibrillation – supporto di base delle funzioni vitali e defibrillazione precoce) per il pronto intervento e primo soccorso in caso di asfissia.

L’ostruzione delle vie aeree è purtroppo una delle causa accidentali tra le più ricorrenti tra i bambini, tanto che la fascia più esposta ad episodi di soffocamento imputabili al cibo è quella dei piccoli tra 1 e 3 anni di età.

Il corso, in programma nei giorni 1/2/3 dicembre 2021 presso la sede aretina dell’Ordine degli Infermieri, è rivolto agli insegnanti delle scuole comunali ed è erogato gratuitamente dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Arezzo, in collaborazione con la centrale operativa 118 e al Centro di Formazione Etrusco. Alla fine della formazione, nell’ambito di una cerimonia ufficiale prevista per il 13 dicembre a Palazzo Fossombroni, verrà consegnato un attestato di partecipazione al corso: “Sicurezza 0/6 BLSD-Heimlich” e il logo del Comune di Arezzo comporranno la vetrofania che verrà apposta sulla porta d’ingresso delle scuole ad identificarne la presenza di personale preparato al primo intervento.

“In Italia – ha dichiarato Giovanni Grasso, presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche – ogni anno rischiano di morire per soffocamento tra le 50.000 e le 80.000 persone. Tra il 60% e l’80% degli episodi dei casi il soffocamento è imputabile al cibo. La fascia più esposta è quella dei bambini tra 1 anno e 3 anni di età. Ogni anno in Europa circa 500 bambini muoiono soffocati. E’ importante essere preparati, agire tempestivamente, praticare in modo puntuale le poche nozioni e manovre salvavita. Non è necessario essere un operatore professionale o un volontario di soccorso, le manovre di disostruzione dovrebbero essere una competenza che tutti dovrebbero conoscere, in particolare genitori e persone a stretto contatto con i bambini. Vista l’importanza del Progetto, riteniamo necessario poter portare questo modello di formazione anche nelle scuole del nostro Comune”.

“Questo progetto dimostra ancora una volta che Arezzo è una città compliante – ha detto Massimo Mandò, direttore del Dipartimento emergenza-urgenza. – Siamo orgogliosi di partecipare a questo progetto e molto soddisfatti della risposta venuta dalla scuola. Mettere le scuole in sicurezza è un obbligo, e poter contare su un numero sempre maggiore di persone formate fa di Arezzo una città ‘protetta’, in questo caso particolare nei confronti dei nostri bambini”.