Home Attualità Specializzato nel furto di serrature antiche da palazzi e chiese storiche: identificato e denunciato dai carabinieri

Specializzato nel furto di serrature antiche da palazzi e chiese storiche: identificato e denunciato dai carabinieri

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Specializzato nel furto di serrature antiche da palazzi e chiese storiche: identificato e denunciato dai carabinieri

Sansepolcro – I Carabinieri del Comando Compagnia di Sansepolcro hanno deferito all’autorità giudiziaria per i reati di furto aggravato continuato e danneggiamento un uomo residente nel comune biturgense, con numerosi precedenti alle spalle per reati contro il patrimonio e in tema di stupefacenti.

L’autore dei furti, classe 1973, è stato identificato quale responsabile della sottrazione di 20 serrature di diverse epoche storiche, risalenti al periodo tardo medioevale, al sedicesimo e diciassettesimo secolo che sono state asportate da palazzi antichi e chiese della provincia di Arezzo, danneggiando i portoni sulle quali erano installate. Il periodo di commissione dei furti va dal febbraio del 2020 all’aprile del 2021.

I Carabinieri hanno ricostruito l’attività criminale grazie ad un’accurata attività investigativa, avviata a seguito di alcune denunce. Dopo averlo monitorato per giorni, i militari hanno fermato l’uomo mentre percorreva una via del centro storico a bordo della sua bicicletta con uno zaino in spalla, contenente tutto il necessario per commettere un’effrazione: delle tronchesi, diversi cacciavite, un seghetto e dei coltelli.

I Carabinieri si sono poi recati presso l’abitazione del malvivente dove hanno eseguito una perquisizione domiciliare, rinvenendo tutte le serrature nascoste in una cavità, un doppio fondo accessibile tramite una botola coperta da un tappeto, ricavata all’interno di una cantina nelle sue disponibilità. L’uomo non è nuovo a reati di questo tipo, infatti già in passato venne tratto in arresto proprio dai Carabinieri della Compagnia di Sansepolcro poiché sorpreso a rubare opere religiose e reliquie. Le serrature recuperate, poste sotto sequestro e che saranno restituite agli aventi diritto nei prossimi giorni, erano destinate in parte al mercato dell’antiquariato clandestino e in parte alla vendita online.