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Zemlinsky, Beethoven e Rota l’inedito repertorio del Festival Musicale Savinese

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Zemlinsky, Beethoven e Rota l’inedito repertorio del Festival Musicale Savinese

Venerdì 23 luglio, con inizio alle ore 21:15, il Festival Musicale Savinese metterà in scena nel Chiostro di Palazzo di Monte, a Monte San Savino, una tra le formazioni da camera più intriganti, indagata da giganti della musica quali Beethoven e Brahms, nell’omaggio al compositore Alexander Zemlinsky, a 150 dalla nascita a Vienna, considerato l’erede di Gustav Mahler e Richard Strauss.

Andrea Rum (clarinetto), Daniela Petracchi (violoncello) e Samuele Amidei (pianoforte) saranno i protagonisti della serata, ad ingresso gratuito con prenotazione del posto, che vedrà l’esecuzione del Trio in re min. Op. 3 di A. Zemlinsky oltre al Trio in Sib Magg. Op. 11 di L. V. Beethoven e al Trio di N. Rota.

Il giovane Ludwig dedicò il trio “Gassenhauer” alla contessa Maria Wilhelmine von Thun und Hohenstein, fondamentale mecenate e patrocinatrice delle opere da camera di Mozart e Beethoven; composizione giovanile innocente, frizzante ma già satura della totale assenza di retorica del genio tedesco. Seppur sprovvisto di “Scherzo” l’opera di Zemlinsky è di genuino stampo brahmsiano, calcandone la forma e il dramma in modo quasi reverenziale; i due si conobbero a Vienna: Zemlinsky fresco di studî, Brahms a fine carriera.

L’influenza di quest’ultimo fu talmente folgorante che, nonostante la fervida amicizia con Schönberg, il giovane compositore austriaco non riuscirà mai a smorzare completamente l’eco della deriva tardoromantica, conquistando un pubblico squisitamente nostalgico del ‘secolo lungo’. Il trio di Rota, ingiustamente occasionale nei programmi di sala, può considerarsi una summa dell’opera del grande compositore italiano, adorato più oltralpe che in patria e non solo per le musiche da film; se rigore e andamento percussivo pervadono il movimento iniziale, il lirismo austero e la distaccata angoscia del neorealismo penetrano il secondo movimento guidandolo in un profondo vortice malinconico senza apparente risoluzione; l’andamento giocoso e circense del terzo movimento si alterna ad un tema profondo e onirico, più intimo; la forma di questa piccola perla rimane sempre estremamente elegante e fluida.

Il Festival delle Musiche è un progetto di Officine della Cultura, all’interno del Colline Etrusche Festival, in collaborazione con A.S. Monte Servizi, Accademia d’Arti Antiche Resonars, Rete Toscana Ebraica, Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Cortona on the Move. Con il sostegno di Regione Toscana e l’adesione dei Comuni di Monte San Savino, Marciano della Chiana, Lucignano, Castiglion Fiorentino, Cortona, Civitella in Val di Chiana e Foiano della Chiana. Direzione artistica Alessandro Perpich, Massimiliano Dragoni e Luca Roccia Baldini. Media partner Teletruria.

Info Festival e prenotazioni per gli eventi gratuiti presso Officine della Cultura 0575 27961 – 338 8431111 – [email protected]. Prevendite: Officine della Cultura – Via Trasimeno 16, Arezzo; Circuito Box Office Toscana; TicketONE. Biglietteria: presso il luogo del concerto, apertura un’ora prima dello spettacolo. Con il contributo di Coingas SpA.

Ulteriori informazioni e aggiornamenti in tempo reale seguendo le rispettive pagine facebook: Festival delle Musiche (www.facebook.com/FestivalDelleMusiche), Festival Musicale Savinese (www.facebook.com/FestivalMusicaleSavinese), Suoni dalla Torre (www.facebook.com/suonidallatorre). Sito internet e programma completo: www.festivaldellemusiche.it.