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Anghiari Unita ha presentato un ordine del giorno per riorganizzazione servizio di polizia municipale

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Anghiari Unita ha presentato un ordine del giorno per riorganizzazione servizio di polizia municipale
mario checcaglini anghiari unita

A che cosa si riferisce Anghiari Unita con la richiesta di pronunciamento del consiglio comunale, alla volontà di cinque comuni del territorio di unificare la struttura della polizia municipale; tre comuni dei cinque che darebbero vita al progetto non conferiscono però personale al servizio unificato, e questo perché oggi non ne hanno in organico; e due comuni dei sette che compongono la valle hanno, invece, scelto di non aderire al progetto, tra cui Sansepolcro che per uomini e mezzi è quello più dotato e la cui adesione sarebbe essenziale ad un progetto serio di unificazione.

Questi due elementi, non adesioni e non conferimento di personale, fa nascere privo di seria prospettiva il progetto di unificazione.

Di fatto avremmo l’organico di Anghiari e di Monterchi, tre vigili oggi e sempre tre a unificazione avvenuta, comandati a presidiare un territorio molto più ampio perché destinato a comprende i territori di Sestino, Badia Tedalda e Caprese Michelangelo, insieme naturalmente ai comuni che conferiscono, cioè Anghiari e Monterchi.

Per rendere evidente di cosa si parla, passeremmo da un territorio da presidiare di, pressappoco, 150 km quadrati ad un territorio di oltre 400 km quadrati-

Questo è il punto che non convince Anghiari Unita: a fronte di un allargamento significativo del territorio da presidiare il progetto di integrazione non prevede investimenti in uomini e mezzi che rafforzino organico e strutture per fare fronte ad un territorio da presidiare più ampio.

La richiesta di Anghiari Unita è perciò semplice: non si proceda, non si firmi la convenzione, non si indebolisca ulteriormente il presidio di sicurezza; si torni ai tavoli, si cerchi di coinvolgere nel progetto tutti i comuni, compreso, e soprattutto, Sansepolcro; si definisca un piano di investimenti che implementi gli organici, capace di garantire più sicurezza e più presenza nel territorio.

Solo dopo si dia avvio al progetto.

Il consiglio comunale di Anghiari si espresse in proposito nell’aprile del 2021; allora si approvò l’idea di convergere ma, in tale occasione, si affermò, e si scrisse, che la proposta era tutta da valutare negli impatti che avrebbe prodotto; ritenendo evidentemente che l’unificazione dovesse implementare la capacità di offrire sicurezza e non indebolirla.

L’amministrazione di Anghiari una cosa però la fa, investe in un servizio di vigilanza privata chiamato a presidiare, almeno oggi, poco più di 10 posti auto in piazza Baldaccio.

La spesa per il servizio di vigilanza privata, circa 50 mila euro ogni anno per tre anni, poteva essere forse essere investito per rafforzare l’organico dei corpi vigili che ben altro possono fare che limitarsi a sorvegliare 10 posti auto.

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