“Ci risiamo! Con la E45 di nuovo invasa dai cantieri sul viadotto Puleto e l’ex Tiberina 3Bis senza risorse, la Valtiberina rischia di nuovo l’isolamento. Con un’interrogazione chiederemo nuovamente alla Regione di sollecitare Anas, porteremo anche l’annosa questione a Roma interessando i nostri parlamentari. La viabilità della Valtiberina è senza pace: imprese e residenti sono di nuovo in balia dell’incertezza.
Come ha ricordato Confindustria, i danni prodotti al sistema produttivo e dei trasporti dall’interruzione della E45 del 2019 sono stati calcolati tra i 20 ed i 27 milioni di euro. Evidentemente, i danni economici sono ben più alti dei costi per sistemare definitivamente la ex Tiberina 3 bis ” dichiara il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Gabriele Veneri.
“Il nodo fondamentale e non risolto è quello di garantire collegamenti alternativi alla E45, ma dopo timidi segnali di un interessamento regionale e ministeriale, la Tiberina 3 bis è tornata nel limbo dove è rimasta da 22 anni, avvolta dall’incuria, chiusa e impraticabile. E pensare che nel 2019, dopo l’interruzione della E45, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti riconobbe il ruolo strategico della viabilità alternativa e la necessità assoluta di riqualificare la ex 3bis. Il Comune di Pieve Santo Stefano ha richiesto a più riprese un intervento risolutivo all’Anas e al Ministero ma ad oggi nulla si è ancora mosso.
La Regione Toscana non va oltre agli annunci e, così, la gravissima situazione di stallo penalizza un vasto territorio. Siamo alla vigilia di Pasqua e, soprattutto, della stagione estiva, che per il territorio e le attività economiche coincide con la ripresa dopo la fase più acuta della pandemia. Sulla riapertura della Tiberina 3bis l’aula del Consiglio regionale ha approvato all’unanimità nel 2021 una proposta di risoluzione per la riapertura della Tiberina 3bis -ricorda Veneri- A fine 2021 è stato approvato un ordine del giorno che impegnava il Governo a valutare l’opportunità di prevedere risorse per il ripristino di tale arteria per garantire il collegamento tra Pieve Santo Stefano e l’Emilia Romagna, ma dopo tre anni non c’è conferma neppure dei 2,5 milioni di euro annunciati nel 2016. E la Valtiberina rimane in uno stato di abbandono infrastrutturale”.