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Festa della Toscana, festa di libertà

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Festa della Toscana, festa di libertà

di Laura Privileggi

Nell’anno dedicato alla libertà di espressione, una serata per celebrare le voci di Pasolini, Fenoglio e Bianciardi nel centenario della nascita

Pier Paolo Pasolini, Beppe Fenoglio, Luciano Bianciardi. Tre delle voci più acute, spietate e passionali della letteratura italiana del Novecento. Tre autori diventati grandi con la forza della loro libertà: torna la Festa della Toscana, la ricorrenza che celebra la nostra regione come terra dei diritti, quest’anno dedicata proprio alla libertà di parola, e il Comune di Figline e Incisa Valdarno ha voluto dedicare questo appuntamento ai tre scrittori di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita. Si intitola “Tre per cento di libertà” l’evento in programma martedì 29 novembre al Ridotto del Teatro comunale Garibaldi, quando sarà consegnato anche il Premio Bambagella, la massima onorificenza cittadina assegnata annualmente proprio in occasione della Festa della Toscana.

È l’articolo 21 della Costituzione della Repubblica Italiana a ispirare la Festa della Toscana di quest’anno. “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”, recita. La voce dell’attore fiorentino Lorenzo Degl’Innocenti interpreterà alcuni passi che i tre autori hanno dedicato proprio al tema della libertà e della lotta per il diritto di espressione.

La serata si aprirà alle 21 con la lettura recitata dei brani di Bianciardi, Fenoglio e Pasolini. Alle 22, il presidente del Consiglio comunale Federico Cecoro e la sindaca Giulia Mugnai consegneranno il Premio Bambagella, l’onorificenza che ogni anno viene consegnata a chi si sia particolarmente distinto per il proprio impegno in favore della comunità. L’iniziativa è a cura dell’Ufficio della Presidenza del Consiglio comunale di Figline e Incisa Valdarno. Ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria su www.fiv-eventi.it.

“Non esiste libertà di espressione senza che qualcuno se ne faccia interprete. Il diritto alla manifestazione del pensiero non si compie per davvero finché non si alzano voci indipendenti, coraggiose, persino abrasive. Abbiamo così deciso di dedicare la Festa della Toscana, quest’anno ispirata dall’articolo 21 della nostra Costituzione, a tre grandi autori, tutti nati nel 1922, tutti e tre accomunati dall’aver pagato, sia pure in modo diverso, la loro scelta radicale in favore della libertà. Come da tradizione, a Figline e Incisa Valdarno questo momento di riflessione sui diritti coincide con l’assegnazione del Premio Bambagella, come sempre destinato a figure che si sono sapute mettere con merito a servizio della nostra collettività. Perché il cammino dei diritti e quello dell’impegno verso la comunità vanno sempre di pari passo”, spiegano il presidente del Consiglio comunale Federico Cecoro e la sindaca Giulia Mugnai.