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Giuseppe Giorgi: “Una mobilitazione generale su salario minimo e sicurezza del lavoro”

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Giuseppe Giorgi: “Una mobilitazione generale su salario minimo e sicurezza del lavoro”
Giuseppe Giorgi

“Questo scritto nasce da una ripetuta riflessione politica, ogni giorno sento e leggo di povertà e morti sul lavoro, ogni giorno m’interrogo sulle regole civili del mio Paese, della mia provincia, della mia città. Grande parte della mia vita politica è stata ed è dedicata ai lavoratori, la mia vita professionale è imperniata sulle regole del lavoro.

Tutto ruota attorno alle disuguaglianze tra Alto e Basso. È al Basso che guardo, a quell’impegno sociale e politico che mira a colmare le differenze, ad avvicinare il Basso all’Alto. Lotta impari? Non lo so, m’interessa animare il movimento della lotta per i diritti del lavoro. Penso ai tanti sfruttati nel lavoro, spesso incrocio giovani e meno giovani che portano cibo a domicilio, spesso i lavoratori che incontro nei luoghi degli invisibili della mia città, del mio quartiere, mi parlano delle loro condizioni di vita, delle bollette da pagare, dei figli e nipoti da mantenere, degli affitti da saldare, dei beni di prima necessità sempre più cari, 12 milioni di poveri in Italia e noi militanti di sinistra cosa facciamo? È una domanda martellante che percuote i miei ragionamenti politici, la ricerca di una chiave politica per testimoniare una coerenza della mia vita a difesa dei lavoratori. Spesso, in queste settimane, mi domando del perché dei tanti ostacoli al salario minimo.

Di nuovo torna l’Alto contro il Basso!

Il salario minimo non è solo normativa comunitaria ma un grande passo in avanti per l’Italia se riusciremo a concretizzarlo, è una misura di civiltà! Insieme alla semplificazione dei circa 900 contratti nazionali per ridurli nel numero all’insegna di regole certe e lavoro più giusto. C’è una vergogna nazionale che si chiama art.8 del decreto Sacconi (Maurizio Sacconi ministro del Lavoro del governo di destra) con cui sotto la denominazione contratto di prossimità nella contrattazione di secondo livello si è destrutturato al ribasso il salario per i lavoratori. Come è possibile con la precarizzazione galoppante a 3 mesi, 6 mesi, 1 anno salvaguardare i diritti del lavoro a iniziare da quello di sciopero? La flessibilità così intesa è sinonimo di sfruttamento mentre il salario minimo è garanzia contro l’utilizzo del dumping del lavoro nero e favorisce la contrattazione di qualità.

Vita e Pace sono per me, come credente, per la mia cultura, per le mie esperienze sociali e politiche, valori non negoziabili! 

In questi mesi sulla Pace e la Guerra in Ucraina partecipo con passione all’animazione del movimento aretino per la Pace e contro il commercio delle armi. 

Vita significa anche battersi contro un’altra GUERRA combattuta nelle fabbriche, nei campi, nei cantieri del suolo italiano: le morti sul lavoro! Le chiamano morti bianche ma sono piene di sangue, tutti i giorni il bollettino di guerra degli incidenti sul lavoro aumenta il numero della conta nera dei caduti e dei feriti. Noi, possiamo essere indifferenti? La sinistra può fermarsi ai titoli? Nel 2021 gli incidenti mortali sul lavoro in Italia sono stati 1221. Nel solo gennaio 2022  i lavoratori deceduti sono 46, a fronte dell’omologo mese del 2021 la statistica è drammaticamente cresciuta del 12,2%. Tutte le settimane le agenzie della provincia di Arezzo segnalano infortuni sul lavoro: di guerra si tratta e la strage continua.

La sinistra può alzare la pressione politica, l’attenzione su sicurezza e lavoro con la formazione professionale continua obbligatoria, un sistema di controllo che potenzi i corpi ispettivi e non li si destrutturi come è accaduto per il Servizio Ispettivo dell’INPS in nome (udite bene) di una ristrutturazione più generale mai decollata. Alziamo l’asticella dell’impegno sociale per la vita dei lavoratori anche come PD, convochiamo una mobilitazione generale del Paese su salario minimo e sicurezza del lavoro a iniziare da una Convenzione Nazionale del PD su SALARIO GIUSTO (i nostri salari sono tra i più bassi in Europa) e DIFESA della VITA dei LAVORATORI”.