Home Arezzo Italexit per l’Italia rinnova la protesta per la gestione del Palazzetto del Nuoto di Arezzo e della Piscina di Foiano della Chiana

Italexit per l’Italia rinnova la protesta per la gestione del Palazzetto del Nuoto di Arezzo e della Piscina di Foiano della Chiana

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Italexit per l’Italia rinnova la protesta per la gestione del Palazzetto del Nuoto di Arezzo e della Piscina di Foiano della Chiana
Daniele Mencarelli

ITALEXIT PER L’ITALIA, il partito fondato dal senatore Gianluigi Paragone, rinnova la protesta per la gestione del Palazzetto del Nuoto di Arezzo e della Piscina di Foiano della Chiana, critica avanzata già con la presentazione alle amministrazioni comunali dell’istanza di disapplicazione.

Grazie a due ordinanze dei rispettivi Sindaci, queste piscine sono ancora chiuse causando un grave danno sia ai gestori sia all’utenza; in particolare, i minori si vedono così sottratto il Diritto ad esercitare gli sport natatori e la conseguente attività agonistica.

Visto che tali ordinanze sono state emesse sulla base di presupposti, a nostro avviso, infondati (è noto che anche i possessori del cosiddetto “supergreenpass” possono facilmente contagiare ed essere contagiati), riteniamo che i due Sindaci siano andati ben oltre le prerogative istituzionali e ravvisiamo anche un atteggiamento manifestamente persecutorio nei confronti di coloro che non posseggono il pass.

Fonti a noi vicine ci riferiscono che, in occasione dei numerosi sopralluoghi delle forze di polizia (in particolare l’ultimo ad Arezzo, diffuso anche a mezzo stampa), vi sono stati comportamenti, a dir poco, esagerati ed ai limiti della legalità.

Esistono ormai pronunce sia del Consiglio d’Europa che del Garante dei minori della Provincia autonoma di Trento sulla illegittimità e sul carattere esclusivamente discriminatorio di tale strumento (il pass) che nulla a ha che fare con la prevenzione sanitaria. Inoltre, a maggior supporto del nostro punto di vista, vi sono numerosi interventi degli stessi esperti che in un primo tempo avevano chiesto questo strumento, mentre oggi dichiarano apertamente la sua inefficacia ed addirittura pericolosità, sia rispetto alla diffusione dei contagi, sia alla inutile compressione dei diritti costituzionalmente garantiti.

Non accettiamo pertanto dichiarazioni che apertamente non tengono conto né dei diritti costituzionali né delle fonti del diritto (vedi regolamenti europei).

ITALEXIT PER L’ITALIA denuncia anche la scorrettezza e opacità della comunicazione a mezzo stampa, dalla quale si evince che la riapertura debba passare attraverso un accordo con la società sportiva “Chimera Nuoto”, mentre l’ordinanza è rivolta ad un altro soggetto.

A noi è evidente che la responsabilità della non riapertura è esclusivamente a carico di chi, a suo tempo, ha di scelto di emettere tali ordinanze.

ITALEXIT PER L’ITALIA chiede il pieno rispetto del Diritto per tutte quelle situazioni in cui le interpretazioni forzate ed arbitrarie delle norme generano un’ingiusta privazione delle libertà fondamentali.

ITALEXIT PER L’ITALIA
COORDINAMENTO PROVINCIALE
DI AREZZO