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Itis Arezzo: Professore non vaccinato contesta le affermazioni del Preside Artini

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Itis Arezzo: Professore non vaccinato contesta le affermazioni del Preside Artini

di Andrea Giustini

Il professor Enzo Spatola, docente di ruolo presso l’Itis Galileo Galilei di Arezzo, è un così detto “prof. No Vax”. Ha scelto di non vaccinarsi con nessuna delle dosi per il covid-19, subendo tutte le conseguenze oltremodo note per chi, in ambito scolastico, è sprovvisto di certificazione verde rafforzata. Le recenti affermazioni del preside della scuola, Artini, sugli insegnanti che come Spatola hanno scelto diversamente dal vaccino, lo hanno spinto a rivolgersi ad ArezzoWeb Informa per raccontare la sua situazione ed esprimere il proprio disagio: << spero che le persone riflettano su come siamo considerati dal Ministro e da tutta la politica di questo paese >>.

Professore, cosa insegna al Galileo Galilei?

Elettrotecnica, da 30 anni. Adesso avevo preso un part time di 12 ore, in quanto questo sarà il mio ultimo anno di carriera. Ma il preside me ne ha invece imposte 24 su quattro giorni. Cioè, dopo 3 mesi di sospensione, ora mi tocca fare dalle 8 alle 14 e forse, in alcuni casi, anche i pomeridiani. Ore senza fare nulla.

E chi l’ha sostituita in cattedra?

Il preside non ha trovato personale adatto, perciò è stato costretto a spezzare in due la mia cattedra. Mi ha sostituito in parte con un esterno, ingegnere civile, ma che non ha nemmeno i requisiti. Per insegnare la mia materia ci vogliono ad esempio gli attestati di sicurezza per entrare nel laboratorio, e questa persona non li ha. La seconda persona è invece un interno, ma conduce solo tre ore di tecnologia informatica. Tutte queste cose io le avevo fatte ben presente in riunione, e mi ero rifiutato di passare gli ultimi mesi della mia carriera in simili condizioni: la mia dignità di docente e professionalità vale più di un qualche migliaio di euro. Ma il Preside ha risposto che la questione non è di sua competenza. E così le 12 ore del contratto sono state portate a 24, anche nel pomeriggio, ma senza fare niente. In pratica buttano via i soldi per tenere gli insegnanti a spasso.

Lei come si sente?

Alla frase “dobbiamo trovare qualcosa da farti fare” mi sono sentito umiliato nei miei diritti fondamentali, nella mia dignità di persona e professionalità. Ma come? A che titolo mi rimuovi dalla mia funzione, prevista da contratto e consolidata in 30 anni? In questi mesi sono stato trattato male, demansionato senza alcun motivo valido da un punto di vista giuridico o sanitario. Vittima di un provvedimento, che in realtà è solo una circolare, meschino e vile. I ministri passano, ma le ordinanze restano nella storia.

I suoi colleghi professori cosa dicono?

Ognuno se ne frega, fa il suo. Io mi sento come la pecora nera, trattato con indifferenza. Nella scuola siamo solo due insegnanti a non essersi vaccinati. Gli studenti invece mi hanno accolto bene.

<< Io vorrei ricordare al Preside che la storia insegna – ha concluso il professore – : perché anche il fascismo, pur essendo per molti aspetti diverso da ciò che succede oggi, discriminò a scuola molte persone: ebrei e insegnanti che non aderivano al PNF >>.