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La Fap-Acli traccia il proprio futuro nel congresso provinciale

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La Fap-Acli traccia il proprio futuro nel congresso provinciale
Angiolo Chini

Tutela, welfare e confronto intergenerazionale. Questi tre temi saranno approfonditi dal quinto congresso provinciale della Fap – Federazione Anziani e Pensionati delle Acli che, in programma dalle 9.30 di sabato 9 aprile all’hotel Etrusco, fornirà un’occasione di dibattito utile per riflettere sulle principali problematiche relative alla terza età e per tracciare gli orizzonti operativi del quadriennio 2022-2026. La giornata sarà arricchita anche dal rinnovo delle cariche elettive del sindacato aclista che, nella sola provincia di Arezzo, vanta ben 4.600 soci.

I lavori del congresso, moderati dal presidente provinciale delle Acli Luigi Scatizzi, saranno aperti dalla riflessione dell’accompagnatore spirituale don Aldo Celli e dai saluti del vicesegretario nazionale della Fap-Acli Paolo Formelli, poi la relazione del segretario provinciale della Fap-Acli Angiolo Chini traccerà un quadro riassuntivo dei bisogni di anziani e pensionati sul territorio aretino. L’attività quotidiana del sindacato, unita ai dati emersi dagli sportelli di Caf e Patronato, ha infatti permesso di conoscere preoccupazioni e esigenze della fascia d’età sopra ai sessantacinque anni che, anche a causa dell’emergenza sanitaria e del generale invecchiamento della popolazione, ha visto crescere i casi di solitudine e di non-autosufficienza.

Questa situazione, unita alla contrazione delle risorse pubbliche, ha acuito il divario intergenerazionale e ha comportato una riduzione delle capacità di spesa delle famiglie che sono tornate a farsi carico direttamene della cura dei loro anziani. Un’ulteriore problematica è rappresentata dall’aumento del numero di persone con una pensione inferiore ai 650 euro mensili, causando precarie condizioni economiche che sono aggravate dalla recente inflazione in molti settori, costringendo a contingentare anche l’acquisto di medicinali o di beni di prima necessità. In quest’ottica, i congressi della Fap-Acli previsti nei prossimi mesi per i diversi livelli associativi dal provinciale al nazionale daranno vita a una fase di confronto volta a far emergere idee e soluzioni concrete in fatto di welfare, di solidarietà intergenerazionale, di equità fiscale, di tutela delle fragilità e di adeguamento delle pensioni per arrivare a prevedere un sistema previdenziale complementare e una somma minima.

Il congresso provinciale rappresenterà anche un’occasione per delineare un bilancio dell’ultimo quadriennio di attività e di iniziative messe in campo a livello provinciale dalla Fap-Acli e proseguite nonostante l’emergenza sanitaria. Tra queste rientrano alcuni concorsi dedicati alle scuole per favorire l’incontro intergenerazionale, la promozione di eventi aggregativi e culturali rivolti all’universo aclista e, soprattutto, una serie di iniziative in sostegno alle situazioni di bisogno del territorio tra cui rientra un supporto ai circoli in difficoltà nel saldare le bollette di luce e gas, a diverse realtà aretine attive nel sociale e alle famiglie in situazioni di povertà attraverso il progetto “Una mano per la spesa” insieme a Coldiretti e Misericordia.

Ad arricchire ulteriormente la giornata sarà una fase di dibattito tra tutti i presenti moderata da Damiano Bettoni, segretario amministrativo nazionale delle Acli. «Abbiamo a cuore – spiega Chini, – la definizione di precise politiche sociali e culturali per la terza e la quarta età, ponendoci come portavoce degli interessi dei pensionati per rappresentarli al meglio: il congresso permetterà di guardare al futuro rinnovando la consapevolezza del nostro ruolo».