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L’Unione Europea aggiorna il periodo di validità del farmaco/vaccino mRNA di Pfizer BioNTech

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Informiamo che il 1 agosto 2022 è stato approvato nell’Unione Europea (UE) un aggiornamento del periodo di validità con condizioni di conservazione a temperatura ultra-bassa per COMIRNATY 30 microgrammi/dose concentrato per dispersione iniettabile (tappo viola).
Il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (RCP) è stato aggiornato con il nuovo periodo di validità per il flaconcino congelato, che è stato esteso da 12 mesi a 15 mesi. Le condizioni di conservazione non cambiano (temperatura compresa tra -90 °C e -60 °C):
Durante il periodo di validità di 15 mesi, i flaconcini chiusi possono essere conservati e trasportati a una temperatura compresa tra -25 °C e -15 °C per un unico periodo di tempo della durata massima di 2 settimane e possono essere nuovamente riportati a una temperatura compresa tra -90 °C e -60 °C.
Questa estensione di 3 mesi si applica ai flaconcini prodotti dopo la data di approvazione.
Inoltre, un’estensione di 3 mesi, di 6 mesi o di 9 mesi potrebbe applicarsi retroattivamente ai flaconcini prodotti prima della data di approvazione.

Le confezioni che riportano in etichetta una data di scadenza compresa tra febbraio 2022 e marzo 2022 possono continuare ad essere utilizzate per ulteriori 9 mesi oltre la data di scadenza stampata, (per riflettere le estensioni successive del periodo di validità a 9, 12 e 15 mesi), purché siano state mantenute le condizioni di conservazione approvate tra -90 °C e -60 °C.
Intanto nel Lazio è emergenza vaccini scaduti.
Che in realtà lo erano, ma non lo sono più, perché nel frattempo Pfizer ne ha prorogato la validità come evidenziato sopra.
Eppure, il sistema dell’ASL Roma 1 rende impossibile somministrare i preparati dei lotti con scadenza a luglio, in quanto “il codice lotto non è ammissibile – errore 0001 – data scadenza lotto 20 luglio 2022”.
“Non c’è uno straccio di comunicazione ufficiale ministeriale, regionale o aziendale sulla proroga indicata dalla nota di una società privata, che non corrisponde al sistema informatico vaccinale” ha dichiarato un medico di famiglia della Regione Lazio.

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