Una performance di teatro itinerante tra le edicole sacre del centro storico di Arezzo, in occasione della Fiera Antiquaria. Domenica 3 luglio, dalle ore 10.00, è in programma la prima vera e propria rappresentazione dal vivo del progetto “Mater Teatro” che accompagnerà il pubblico alla scoperta e alla riscoperta del patrimonio artistico e spirituale diffuso per le vie della città. L’appuntamento, a partecipazione libera, è promosso dalla Fondazione Arezzo Intour tra le iniziative collaterali della Fiera e propone un percorso che, partendo da piazzetta San Niccolò, troverà poi il proprio cuore in piazza Grande.
Sostenuto dal Comune di Arezzo con il bando “Arezzo non molla e riparte 2020” e patrocinato dalla Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, “Mater Teatro” trova le proprie radici nell’unione di professionalità, creatività e competenze di Amina Kovacevich e Uberto Kovacevich della Libera Accademia del Teatro, di Fernando Maraghini e Maria Erika Pacileo della Fez Film, e di Silvia Martini dell’associazione No Mad Filodramma. Questi cinque artisti aretini, uniti nel collettivo L’Edicola, hanno trovato un punto di incontro nell’esigenza di esplorare le risposte che l’arte sacra può dare ai dubbi esistenziali dell’uomo contemporaneo, dando vita a una produzione inedita che unisce l’immagine sacra, l’azione teatrale, la poesia, la musica e le tecniche multimediali.
Il riferimento di questo percorso sono le edicole sacre del territorio aretino che, intese come strutture nate per la rappresentazione del sacro, diventeranno veri e propri teatri a cielo aperto davanti a cui farà tappa il percorso del 3 luglio per reading ispirati alla spiritualità e alla ricerca interiore. Questo progetto, infatti, è animato anche dalla finalità di andare a valorizzare il patrimonio artistico che permea i tanti angoli della città di Arezzo, sviluppando così una sorta di originale “Via del Sacro”. «Nel periodo di emergenza sanitaria – ricordano gli artisti del collettivo L’Edicola, – i lavoratori del teatro e dello spettacolo dal vivo, sono stati costretti a interrompere ogni rappresentazione artistica in presenza. Il distanziamento imposto dalla pandemia ha amplificato il percorso di ricerca interiore e spirituale che il nostro gruppo di lavoro sta conducendo ormai da alcuni anni: da tutto ciò è nato “Mater Teatro” che, dopo i tanti rinvii dovuti alle diverse ondate della pandemia, potrà finalmente essere messo in scena, andando così a lanciare un definito segnale di ripartenza».