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Movida, conflitti e scuola: cosa offre Arezzo ai giovani

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Movida, conflitti e scuola: cosa offre Arezzo ai giovani
Benedetta Ricci

Quale rapporto tra i giovani e Arezzo? Quali relazioni tra i residenti e i gestori dei locali? Quale movida?

“Nella nostra città c’è confusione – afferma Benedetta Ricci, Segretario del circo Centro Storico del Pd. Fenomeni diversi, che meriterebbero riflessioni diverse, vengono confusi e associati creando caos e distorsioni. Sono temi che, pur essendo in relazione tra loro, rischiano, se non distinti adeguatamente, di essere utilizzati come capri espiatori per sollevare responsabilità di ben altra natura”.

Ecco la ragione del confronto che il Circolo Pd ha organizzato per le ore 21 di giovedì 14 aprile nellì’auditorium della Cgil in via Monte Cervino. Lo spunto sarà la presentazione del libro “La politica raccontata ai ragazzi” di Lia Quartapelle, economista e deputata Pd. Con lei Sara Cherici, responsabile infanzia della Segreteria Pd Arezzo e i dirigenti scolastici Maurizio Gatteschi, Istituto Colonna; Mariella Ristori, Liceo Petrarca; Alessandro Artini, Istituto Galilei. Le conclusione del dibattito moderato da Enrica Cherici, saranno del vice Segretario comunale del Pd, Filippo Gallo.

“Con questo appuntamento – sottolinea Benedetta Ricci – vogliano mettere il focus sui giovani e su cosa questa città e questa amministrazione fanno per offrire qualcosa che vada oltre misure dì controllo e contenimento. Se anche fosse che il mondo giovanile presenta comportamenti antisociali e poco corretti, la lettura non deve essere certo fine a se stessa ma interpretata come un sintomo dì una gestione carente e di un’offerta sterile. Gestire una piazza, muoversi con rispetto e vitalità nella propria città è fare politica. Ma diventa difficile fare una buona “pratica politica quotidiana” in un contesto dì disaffezione e nichilismo. E allora tra chi fa finta dì niente e chi risponde con tentativi dì contenimento (tra l’altro rivolti all’effetto e non alla causa), noi ci mettiamo nella posizione dì farci domande e lo facciamo con chi queste domande se le pone ogni giorno, i dirigenti scolastici, il mondo della scuola”.