Sabato 26 e domenica 27 febbraio, presso il Centro Interculturale e Museo della Memoria “Don G. Torelli” a San Pancrazio (Bucine), Giulia Cremaschi Trovesi terrà un laboratorio con gli studenti del progetto ‘Musica e Salute’.
“Mio padre Ennio diceva che bisogna pensare alla musica come ad una scultura di suoni, che il compositore ha voluto insieme, non casuali, ma che sembrano casuali. Questa non è un’interpretazione romantica dell’intento del compositore, ma un punto di vista che riflette l’orizzonte più scientifico e meno intuitivo al quale oggi è approdata la musica. Papà ha sempre creduto nell’elaborazione scientifica della musica, anche nella musica più semplice”.
Così Marco Morricone, Vice Presidente di Armonica Onlus, uno dei protagonisti dell’incontro dal titolo ‘Dialoghi tra arte e scienza’ in programma venerdì 25 febbraio alle ore 17.00 al Conservatorio ‘L. Cherubini’ di Firenze’ – Sala Buonumore (diretta streaming su www.consfi.it), organizzato nell’ambito del progetto di ricerca scientifica Musica e Salute, ideato e promosso da Armonica Onlus e Associazione Culturale D.I.M.A. di Arezzo.
Il primo di una serie di dibattiti su questo tema, promossi dal Conservatorio fiorentino con l’intento di rileggere il significato dei concetti di benessere e malattia alla luce di metodi e materiali propri dell’Arte e della Cultura Umanistica e Scientifica, ponendo al centro la completezza dell’essere umano. Tema legato a quel rinnovamento culturale e scientifico che, oggi come ieri, riportano Firenze e Arezzo, al centro del ‘Dialogo tra Arte e Scienza’ ritenendolo punto imprescindibile di dialettica, di scambio di opinioni e informazioni dal quale ripartire per generare percorsi innovativi di ricerca, formazione e divulgazione.
A questo primo Dialogo sono invitati a partecipare Marco Morricone, imprenditore, Vice Presidente Armonica Onlus, figlio del compositore Ennio Morricone; Nicola Piovani, pianista, compositore di musica per il cinema, premio Oscar per le musiche de ‘La vita è bella’ il film di Roberto Benigni; Monica Volpini, Presidente e fondatrice dell’Associazione Armonica Onlus che sostiene lo sviluppo della cultura e dell’arte in tutte le sue forme; Giulia Cremaschi Trovesi musicista e musicoterapeuta, da
decenni impegnata nel mettere in atto il valore educativo della musica per grandi e piccoli; Natacha Fabbri responsabile progetti Scienza e Musica,Museo Galileo. Istituto e Museo di storia della scienza e responsabile editoriale ecosistema digitale “La Scienza”, Regione Toscana; Domenica Taruscio, Direttrice del Centro Nazionale Malattie Rare all’Istituto Superiore di Sanità e ideatrice del concorso artistico, letterario e musicale “Il Volo di Pegaso”; Giorgio Albiani, docente di chitarra, delegato per la produzione e l’internazionalizzazione al Conservatorio Cherubini di Firenze e Direttore Artistico dell’Accademia DIMA di Arezzo; e Giovanni Pucciarmati, Direttore del Conservatorio Statale di Musica “Luigi Cherubini” di Firenze; coordinati da Arnoldo Mosca Mondadori, editore, saggista e poeta, pronipote di Arnoldo Mondadori fondatore dell’omonima casa editrice, è Presidente della Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti, che dal 2012 è attiva nel campo delle arti, della cultura e della promozione sociale.
“La pandemia ci impone di cambiare il modo di comunicare, stimolando nuove forme di relazione legate a reti informatiche sempre attive e sulle quali spostare i luoghi della discussione e del confronto – afferma Giorgio Albiani, Direttore Artistico dell’Associazione Culturale D.I.M.A. di Arezzo e docente di chitarra, delegato per la produzione e l’internazionalizzazione al Conservatorio Cherubini di Firenze – Le nostre Istituzioni sono i luoghi privilegiati per generare questo nuovo pensiero, frutto di domande e riflessioni. La formazione, la divulgazione e la ricerca sono chiamate a generare percorsi innovativi, soprattutto, dinanzi ad eventi di portata mondiale quali l’attuale pandemia”.
La Toscana, quindi, torna protagonista del Dialogo tra arte e scienza, che l’ha resa famosa in passato, per dare risposte ai problemi complessi che i mutamenti attuali ci pongono. Occorre pertanto, mettere in campo nuove forze, avanzando con coraggio verso la conoscenza di approcci e modelli differenti, creando occasioni di dialogo interdisciplinare, al fine di immaginare e sviluppare una formazione più attinente alla realtà e più utile alla Società.
La stessa idea da cui, nel 2017, è nato il progetto ‘Musica e Salute’ un percorso di ricerca scientifica sugli effetti del suono e, più in generale, della musica sui meccanismi che sono alla base dello stress e delle emozioni, ideato e promosso dall’Associazione Armonica Onlus e dall’Associazione Culturale DIMA International Music Academy in Arezzo, che intercetta la richiesta di professionisti in possesso di un tipo di conoscenza che, oggi, non può fondarsi su certezze e su separazioni disciplinari, ma che deve mantenersi nella dimensione della ricerca come luogo in-stabile, in-certo e libero in cui arte e scienza si incontrano in un pensiero divergente, in grado di trovare soluzioni creative ai problemi complessi che una società, in costante cambiamento, richiede.
‘L’ascolto non passa solo attraverso l’apparato uditivo’ – dice Giulia Cremaschi Trovesi, musicista e musicoterapeuta, che ha fatto suonare moltissimi bambini affetti da sordità e ottenuto risultati originali e innovativi con questa disciplina pedagogica.
‘Musica e Salute’ è anche un percorso di formazione attraverso il quale sostenere lo studio, la ricerca e la formazione di giovani musicisti e operatori, specializzati nell’uso della musica.
Sabato 26 e domenica 27 febbraio, presso il Centro Interculturale e Museo della Memoria “Don G. Torelli” a San Pancrazio, luogo di Memoria ferito da un’orribile strage nazista, che D.I.M.A. gestisce in collaborazione con il Comune di Bucine, dove organizza concerti, festival e masterclass di alto perfezionamento, Giulia Cremaschi Trovesi terrà un laboratorio teorico, pratico ed esperienzale ai musicisti professionisti e agli studenti, provenienti dai Conservatori di Firenze, Cesena e Bologna, che partecipano al progetto.
A questo incontro, che segue quelli già tenuti dalla Dott.ssa Taruscio, Direttrice del Centro Nazionale Malattie Rare all’Istituto Superiore di Sanità; dal Dott. Dino Vanni, medico di medicina