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Per convincere al nuovo booster arriva la metafora dell’atleta

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Per convincere al nuovo booster arriva la metafora dell’atleta

di Stefano Pezzola

Sta circolando in rete e non solo da quale giorno la metafora dell’atleta.
Una metafora sportiva sulla quarta dose del vaccino Covid-19.
Immaginando un podista che deve allenarsi per una maratona, una prima fase (dose n. 1) di allenamento porta l’atleta a creare una base necessaria per affrontare lo sforzo.
Una seconda fase (dose n. 2) può aiutarlo a migliorare la sua performance e, qualora non fosse sufficiente, una terza fase (dose n.3) potrebbe aiutarlo a rifinire il progetto atletico.
Ma una quarta sessione (dose n. 4) potrebbe essere controproducente, sfiancando l’atleta e provocando un sovrallenamento in grado di rovinare gli sforzi fatti oppure potrebbe portare ad aumentare le performance?
La risposta – facile da intuire – è che una quarta fase/dose di allenamento è utile ad un atleta con qualche anno sulle spalle per mantenere un buon livello di performance dinnanzi alla gara.
Una simpatica metafora per abituare al fatto che tra brevissimo gli over qualche cosa saranno chiamati a raccolta negli Hub vaccinali per smaltire le fiale di farmaci/vaccini che occupano i congelatori di tutte le farmacie degli ospedali italiani.

La narrazione adesso sta veramente diventano insopportabile.
Lo sport va a cercare la paura per dominarla, la fatica per trionfarne, la difficoltà per vincerla” ci ricorda Pierre de Coubertin, il fondatore dei Giochi olimpici moderni.
Lo sport non costruisce la personalità.
La rivela.
Il vivere stesso è allenarsi.
Allenandoci, ci prepariamo per affrontare tutto quello da cui siamo attesi.
Perché lo sport è la migliore cura anche alla malinconia.
Paragonare le fasi dell’allenamento di uno sportivo alle dosi inoculate – dietro estorsione di un consenso disinformato – è semplicemente vergognoso!

Gli sportivi – e molti cosi hanno fatto – non avrebbero dovuto accettare neppure le prime tre dosi.
Dobbiamo concentrarci sulla prevenzione delle malattie gravi e sulla protezione dei sistemi sanitari in tutto il mondo e non su questa follia collettiva chiamata la più grande vaccinazione di massa della storia.
La quarta dose del vaccino contro il Sars CoV-2 è un passaggio irragionevole per tutti.
Poco altro da aggiungere.

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