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Pieve Santo Stefano: i Carabinieri sequestrano attrezzature rubate

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Pieve Santo Stefano: i Carabinieri sequestrano attrezzature rubate

Prosegue senza sosta il controllo del territorio dei Carabinieri della Compagnia di Sansepolcro, che nella mattinata hanno messo a segno un altro risultato importante dal punto di vista della repressione dei reati predatori.

Questa volta la loro attenzione è stata attirata da un’automobile sospetta che, alla vista della gazzella dell’Arma ha effettuato una serie di manovre incomprensibili, come se cercasse di sottrarsi ad un controllo.

Insospettiti, i militari di Sansepolcro l’hanno seguita a distanza per capirne i movimenti, fino a quando hanno notato diversi tentativi di seminarli messi in atto dal conducente per uscire dalla loro visuale. Così hanno deciso di entrare in azione, accelerando repentinamente e fermandola. Subito è scattato il controllo dei due occupanti dell’autovettura: un quarantacinquenne ed un trentenne, entrambi italiani di origine meridionale e noti alle FF.OO.

Grazie alla completa perquisizione personale e veicolare, a bordo dell’autovettura venivano trovati moltissimi attrezzi da lavoro, alcuni dal valore ingente come: trapani, smerigliatrici, martelli pneumatici, avvitatori, frese, set completi di punte, dischi da taglio e molti altri utensili professionali. Il valore era stimato sul mercato in alcune migliaia di euro. I due soggetti non sapevano o non volevano dare una spiegazione circa il possesso e la provenienza di quei beni.

Analizzati tutti gli indizi a disposizione, incrociandoli con le banche dati in dotazione, i Carabinieri di Sansepolcro sono riusciti a risalire al legittimo proprietario, un imprenditore di Perugia che ha confermato di essere stato vittima del furto di detti materiali proprio la scorsa notte. Contentissimo del ritrovamento, ha espresso commoventi parole di gratitudine verso l’opera dei Carabinieri, perché la perdita delle attrezzature lo avrebbe portato in forte sofferenza economica con ripercussioni sul proprio lavoro.

Eseguito il sequestro penale di quanto rinvenuto, si è ora in attesa dei provvedimenti della magistratura inquirente per la restituzione al legittimo proprietario, mentre i due uomini fermati sono stati denunciati in stato di libertà per il delitto di ricettazione (non vi è certezza che siano proprio loro gli autori del furto, potrebbero aver ricevuto la merce da altri) e saranno segnalati all’autorità amministrativa per il foglio di via obbligatorio, col quale non potranno fare ritorno nel territorio biturgense.